E' uno dei problemi più gravi dei nostri stadi, ma non si limita all'Italia e ai 90 minuti in campo. L'ultimo episodio di razzismo arriva dalla Turchia, dove l'ex centrocampista del Chelsea John Obi Mikel è stato pesantemente preso di mira sui social network.
Il pretesto degli insulti? La vittoria del suo Trabzonspor contro il Fenerbahce: un match chiave per i vertici della Super Lig (entrambe le squadre sono in lotta per il titolo), con la posta in palio che tuttavia è andata ben oltre lo sport nelle ore successive alla partita. Intervistato ai microfoni di Turkish tv, Mikel non è riuscito a trattenere le lacrime. Poi il messaggio del nigeriano via Instagram: "Siamo tutti un'unica cosa e uguali al mondo. Questo è solo un gioco, in fin dei conti. No al razzismo".
Un appello già lanciato da altri colleghi e amplificato dalle iniziative dei club. Ma per neutralizzare davvero il fenomeno servirà un'ampia svolta normativa, a livello internazionale.
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