Da Napoli a Napoli, 22 anni dopo. Il terzo esordio di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma avverrà al “Maradona”, dove, quando si chiamava ancora “San Paolo”, allenò nella stagione 1991/92. In questo quasi quarto di secolo, Claudio è diventato “Sir”, ma il suo essere non è cambiato. Lo ha raccontato a Gianlucadimarzio.com Michele Padovano, che in quel Napoli c’era: “Con Ranieri tutti danno il 100%, sono curioso di vedere la sua Roma, ma contro il Napoli di Conte non sarà facile“.
L’ex attaccante – che ai nostri microfoni aveva già parlato dell’uscita del suo libro “Tra la Champions e la libertà” – in quella stagione si mise in luce e solo quattro anni più tardi arrivò a vincere la Champions League con la Juventus. Ora vive il calcio da appassionato: “Io tifo solo per il buon calcio, quello giocato bene“.
Chi conosce Ranieri sa quello che può dare alla Roma che, secondo Padovano, non si limita al ruolo di allenatore: “Ranieri è la persona giusta al momento giusto. È una scelta che accontenta la piazza, poi conosce l’ambiente, è un ottimo allenatore e sono convinto che aiuterà il club a crescere. Il fatto che conosca l’ambiente Roma può aiutare a tenere in piedi la baracca. Credo che lui sia quello giusto anche per la sua grande esperienza. Ma mi aspetto che dia una svolta soprattutto a livello societario. Il club finora è stato assente a livello di comunicazione“.
Aspetto comunicativo che è uno dei punti di forza di Ranieri: “La conferenza stampa di presentazione è stata in linea col suo modo di essere e il suo carattere. È un uomo di personalità e ha già fatto capire alla proprietà che le scelte tecniche le farà lui e nessuno deve intromettersi. A Napoli non era successo che prendesse posizione così fortemente, ma è una persona intelligente e credo che si confronterà sempre col responsabile dell’area tecnica“.
Il compito di Ranieri ora è portare la Roma fuori dalla crisi: “Deve mettere a posto la squadra perché ha qualche problema tecnico-tattico, avrà un bel lavoro da fare. Sono curioso di vedere come la disporrà tatticamente, perché ha preso molti gol e da quel punto di vista va sistemata. Conoscendolo, credo che adotterà il suo 4-4-2 storico. La prima cosa che vuole mettere a posto credo sia il rapporto tra tifoseria e squadra. Infatti, ha chiesto di non fischiare i giocatori. Lui è uno che tiene molto ai giocatori di esperienza e vuole sicuramente recuperare quelli che in questo momento sono fischiati, come Pellegrini, Cristante e Mancini. Credo proprio che abbia lavorato innanzitutto su questo“.
Ma in Napoli-Roma, sull’altra panchina ci sarà un altro allenatore che Padovano conosce bene, con cui condivise gli anni alla Juventus: “Conte ha risolto gran parte dei problemi che c’erano. La stessa squadra che l’anno scorso non si è qualificata per le coppe oggi è prima in classifica e credo che voglia rimanerci il più a lungo possibile. Conoscendolo, questa è una partita che vuole vincere. Penso che il Napoli sia propositivo e che farà la partita, ma la Roma sarà molto attenta a non subire gol“.
Ma la squadra di Conte troverà una Roma con motivazioni nuove grazie al ritorno di Ranieri, che, secondo Padovano, ha una qualità su tutte: “È molto bravo a farsi voler bene dai calciatori, riesce a instaurare un rapporto per cui ogni giocatore si sente in dovere di dare il 100%. È bravissimo nei rapporti e nella gestione ma, come ho già detto, sono curiosissimo di vedere come metterà in campo la squadra”. Ranieri non è mai cambiato nel suo amore per il giallorosso, per cui ha messo da parte un ritiro già annunciato: “A volte ci sono situazioni in cui non puoi dire di no e questa è una di quelle. Lui è di Roma ed è tifoso della Roma da sempre“. E per la terza volta tornerà su quella panchina, come sempre, da primo tifoso. Lo farà a Napoli, dopo 22 anni in cui è rimasto sempre lo stesso.
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