"Mi sembrava di voler mollare tutto dopo la morte di mio padre. Avevo già perso mia madre, ho pensato di lasciare il calcio, ho pensato al suicidio. Due volte".
La confessione è di Emanuel Mammana, che ha raccontato quei momenti bui della sua vita con queste dichiarazioni in un'intervista a Olè.
Il classe '96, difensore dello Zenit, ha poi proseguito: "È stato molto molto difficile. Sono stati due o tre mesi che mi sono costati molto. Ma nonostante il dolore poi sono riuscito a ripartire. E il River mi ha aiutato. Mi sono reso conto che la mia famiglia aveva combattuto così duramente per farmi raggiungere quell'obiettivo che non potevo buttare via tutto a causa di quella tristezza. E dovevo realizzare il sogno di mio padre: voleva che giocassi in Primera".
"Ho iniziato a prendermi cura di me stesso, anche se ho quattro fratelli maggiori. Sono cresciuto in fretta. Oggi so che quelle ferite mi rendono forte ma non hanno paragoni con la morte di un padre o di una madre. A casa non avevamo soldi per andare ad allenarci o comprare cibo, per questo dico grazie al River per quello che sono".
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