Quanto tempo ci vuole per segnare in Serie A? Quello che ci avete messo a leggere questa frase. Secondo più, secondo meno. Fa tutta la differenza del mondo: Leao fulmina Consigli dopo 6''76 e diventa il più veloce di sempre. Il Bolt del gol, più del record di Paolo Poggi (8"9) che reggeva dal 2 dicembre 2001. "Purtroppo? Ma per fortuna!", la prende con filosofia l'ex attaccante, oggi 49 anni, ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com.
"Non stavo guardando Sassuolo-Milan. Questo pomeriggio ero al lavoro e a un certo punto il mio telefono è impazzito: un centinaio di messaggi in un colpo, non capivo perché. Doveva essere successo qualcosa di strano". Come quella volta a Firenze, con Poggi che ammutolì la Fiesole con la maglia del Piacenza. "E' giusto che queste cose si aggiornino negli anni. Ne erano passati anche troppi: nel frattempo ho cambiato mestiere. E quando ho fatto quel gol c'erano ancora le immagini in bianco e nero".
Si esagera solo un po'. L'ex bandiera dell'Udinese oggi è responsabile dell'area tecnica dell'altra grande squadra della sua vita: il Venezia, dove iniziò e finì la carriera. Proprio mentre parliamo Poggi si interrompe. "Grazie per la comprensione!", esclama divertito e ci spiega: "Ecco, sono appena passati i ragazzi di Zanetti mentre facevano un giro del campo". Al Taliercio, preparandosi per il prossimo match di Serie B sotto gli occhi della dirigenza: "'Oh, ma come c… è possibile?!', mi hanno fatto. Non ci credono nemmeno loro".
Poggi non ha ancora visto il gol di Leao. Glielo raccontiamo: il Milan batte il calcio d'inizio e…"Ah, allora c'è ancora questa discrepanza!", sorride lui: nel 2001 non fu il Piacenza a dare il via, con Hubner che rubò palla e lanciò a rete il compagno. Un dettaglio fondamentale, quando si tratta di attimi. "Scherzi a parte, sono stati per forza sei secondi di perfezione: un mix di tempismo, aggressività, istinto. In quegli istanti non conta nient'altro", garantisce Poggi. "E poi certo, Leao è un gran giocatore. Ma quello che ha fatto, gliel'avranno fatto presente a fine primo tempo: impossibile rendersene conto sul momento".
E battuto il record? Rimangono le battute: "'Leao non si doveva permettere!', mi continuano a scrivere gli amici. Gli scherzi del caso: di tutta la mia carriera (che Paolo ci raccontò qui, ndr) l'episodio più ricordato è senz'altro quel gol. Insieme alla storia delle figurine." Lui e Sergio Volpi, gli introvabili del 1997/98. Leao è ancora in tempo. Ma per questo, dovrà entrare in gioco la Panini.
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