“È una situazione assurda. Giocherò con Totti e Nainggolan e non riesco ancora a crederci”. A parlare è Andrea Benedetti – centrocampista classe 2003 dell’Ardor Lazzate, club di Eccellenza lombarda – ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Non alla Playstation, ma nella vita reale. Più precisamente nella Kings World Cup, il campionato mondiale della Kings League creato da Piqué e Zlatan Ibrahimovic. Si tratta di un torneo di calcio a 7 che si disputerà in Messico con regole speciali. Per l’occasione si sfideranno 32 squadre formate da un mix di ex campioni del calcio internazionale (tra cui Rio Ferdinand, Hazard, Nasri) e dilettanti. Andrea è arrivato a vivere quello che la maggior parte della gente sogna da una vita intera. E se vi dicessimo che è merito di TikTok?
Andrea è un ragazzo di provincia come tanti. O almeno, lo era qualche settimana fa. “È successo tutto per caso“. Quando un semplice click può cambiarti la vita. Andrea lo sa bene: “Ero a casa e stavo per andare a dormire. Avevo aperto TikTok per ammazzare il tempo e tra una clip e l’altra ne ho vista una di Blur“. Il noto streamer italiano, infatti, è il presidente degli “Stallions”, la rappresentativa italiana presente al torneo mondiale. “‘Clicca qui per completare il nostro roster’. Io non ho esitato, ho compilato l’iscrizione inserendo le mie esperienze passate”. Andrea non è un professionista, ma poco gli è mancato per realizzare il suo sogno: cresciuto nel settore giovanile del Milan, la parentesi al Como e al Renate l’ha portato a giocare sei mesi nella Primavera dell’Inter. Poi, la rottura del crociato e le esperienze in Serie D con Legnano e Sant’Angelo. Il presente si chiama Ardor Lazzate.
Tra le oltre 10.000 iscrizioni, sono stati “solo” 200 i ragazzi che hanno partecipato ai provini di Milano: 199 più Andrea. “Mi era arrivata una mail dov’era scritto di presentarmi quel determinato giorno in quel campo sportivo”. Passano i giorni e Andrea riceve una strana chiamata da un numero spagnolo. “Ero fuori con alcuni miei amici. Mi squilla il telefono. Era ‘Il Pippega’, youtuber e team manager degli Stallions di Totti e Blur. Mi dice semplicemente questo: ‘Non è stato facile selezionarvi, ma abbiamo deciso di portarti in Messico’. Sul momento non ho capito più nulla. Ho chiamato i miei genitori ed erano più sorpresi di me all’inizio. Non riuscivo a realizzare”.
Cambi illimitati, shootout (rigori in movimento partendo da centrocampo), carte speciali e molto altro. Come si può dedurre, regole che con il calcio c’entrano ben poco. E anche le esultanze occupano una parte importante del torneo. “Ci hanno consigliato di prepararci qualche esultanza originale. A dire il vero non ci ho ancora pensato (ride ndr)”.
Terminato il ritiro in Spagna, Andrea volerà in direzione Messico per cominciare l’avventura. Un evento globale che sarà trasmesso in streaming, anche in Italia. I presupposti per farsi notare ci sono tutti: Andrea lo sa bene e non vuole sprecare l’opportunità. “Posso solo che crescere, sia a livello umano che calcistico, soprattutto con campioni così…”. E forse il merito è stato tutto del padre, il primo a portarlo con sé tutti i giorni al campo di Villaguardia (Como), quando Andrea aveva solo 3 anni. Ora ne ha 20 e giocherà nello stesso campionato di Totti, Hazard, Ferdinand e Nainggolan…e non stiamo parlando di Fifa.
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