Donnarumma-Milan, nessuno è rimasto indifferente. Il mancato rinnovo da parte di Gigio ha colpito anche Dino Zoff, campione del Mondo con l'Italia nel 1982, che non si è sentito di condannare il giovane portiere rossonero. Zoff racconta attraverso le pagine de La Gazzetta dello Sport il suo primo incontro con Mino Raiola:
"Con l’agente Zdenek Nehoda si presentò un giovane che faceva da traduttore, si chiamava Mino Raiola e conosceva bene le lingue. Da allora ne ha fatta di strada... Sia chiaro, ho le mie idee ma non voglio fare la morale. Il calcio di oggi è questo e non mi stupisco. Il procuratore ha fatto i suoi interessi. Considerato che club, giocatore e agenti giocano ognuno il proprio ruolo come capita in ogni trattativa, direi che chi ci resta peggio sono i tifosi e li capisco. La passione è una cosa importante e troppo spesso si tralascia questo aspetto. Dai diritti televisivi agli stadi e a tante altre cose l’appassionato resta sempre in secondo piano. E invece la passione è linfa per il calcio. I tifosi andrebbero rispettati di più. E non mi riferisco solo a Donnarumma".
Il Milan ha colpe? "Forse avrebbe potuto gestire meglio le cose muovendosi in anticipo. Ma essendoci stato un cambio di proprietà non so bene quando la nuova dirigenza è diventata operativa. Donnarumma ha fatto finora molto bene, mostrando qualità e maturità superiori alla sua età. A Donnarumma posso solo dire che deve continuare così. La prossima stagione diventa molto importante perché dovrà metabolizzare questa situazione esterna che si è creata, concentrandosi su quello che sarà il campo. Estero o Italia? In ogni caso Donnarumma ci saràun club competitivo dove potrà crescere e mostrare tutto il proprio valore"