Axel Witsel vuole cambiare aria. San Pietroburgo comincia a stare stretta al belga, che aspetta novità dal mercato. Intanto il numero 28 ha ripreso a giocare con lo Zenit e continua a dare una mano ai suoi compagni, senza forzare la situazione. A confermare la professionalità di Witsel ci pensa il nuovo allenatore dei russi, Mircea Lucescu, attraverso le pagine de La Gazzetta dello Sport:
"La prima partita non l’ha giocata perché si allenava da appena 5 giorni e rischiava di farsi male. Nella seconda, d’accordo con lui, l’ho mandato in panchina. Quando poi nel secondo tempo abbiamo fatto fatica, visto che giocavamo senza ben cinque dei titolari dell’anno scorso, gli ho chiesto se se la sentisse di darci una mano, e lui è entrato. Vuole andare via, ma è un bravissimo ragazzo, non ci crea problemi e non ci pressa. Aspetta. Io capisco la situazione e i giocatori, sono stato giocatore anch’io... Se arriverà una buona proposta, che accontenta sia lui che il club, bene. Per la Juventus prenderlo adesso rispetto all’anno prossimo vorrebbe dire anticipare i tempi e avere subito uno che è già pronto a giocare. Chissà, magari potremmo anche convincerlo a continuare con noi ,è un calciatore la cui presenza è essenziale nelle squadre in cui milita".
Lucescu descrive Witsel: "Innanzitutto ha personalità ed è universale, copre tanto campo, in mezzo può giocare in tutti i ruoli e insieme a chiunque, tecnicamente è bravissimo, gioca con due piedi. Può fare il Marchisio e dare allo stesso tempo anche qualcosa in più nella fase offensiva perché sa farsi valere negli inserimenti ed è forte in area. Anzi, non vedo differenze al momento tra lui e Pogba se non, forse, la gioventù. E agli ultimi Europei al francese è mancata un po’ l’esperienza nell’adattarsi a un contesto nuovo, cosa che Witsel avrebbe sicuramente. La Juventus ha una pianificazione che mi piace tanto, specie perché avviene sempre passo dopo passo e senza mai farne uno troppo lungo. Con Higuain e Pjanic ha tolto a Napoli e Roma due giocatori importantissimi, mi pare che stia facendo come il Bayern Monaco in Germania: affronti uno forte che fa al caso tuo e l’anno dopo lo prendi. Anche indebolire l’avversario è una strategia...".
L'allenatore rumeno parla anche della nuova avventura: "Nessuno avrebbe accettato senza Hulk, io sì. Ho l’appoggio della squadra, fatta di ragazzi molto disciplinati, e qualcosa dal mercato arriverà. Intanto dal Gremio ho preso Giuliano, uno che ha girato tutte le nazionali brasiliane e che conoscevo dai tempi del Dnipro. Quando l’ho chiamato mi ha detto: 'Mister, se c’è lei vengo di corsa'. Sto cercando di trasformare lo Zenit in un'altra squadra. Ecco perché mi auguro che per Witsel, e anche per Lombaerts che è nella stessa situazione, tutto si risolva presto".