Ieri ha segnato il gol vittoria a un minuto dalla fine, oggi se n'è andato a scuola. Cartoline dai banchi di San Pietroburgo. Ilya Skrobotov è nato nel 2000, ha 17 anni e per passare l'anno deve sostenere ancora due verifiche: “Biologia e fisica, mi sto preparando”. Ma il campionato russo viene prima, priorità allo Zenit. E a una rete decisiva siglata al 90esimo. Mancini si fa male mentre esulta ma sorride: “Ilya è un esempio, lavora sodo, è un grande talento”. Garantisce il Mancio, uno che di ragazzi forti se ne intende. Skrobotov è uno di loro. La faccia pulita, il sorriso di chi ancora non ci crede e neanche un po’ di barba. Un bambino. Diventato grande, ieri, grazie a un gol inaspettato contro la Dinamo Mosca. Ah, sinistro di piede. Una qualità apprezzata da Mancini: “E’ raro per un centrale difensivo".
Skrobotov non ha mai giocato nella squadra riserve, soltanto nelle giovanili, ma ha già stabilito un record: è il primo calciatore del nuovo millennio ad aver segnato in Premier Russa. NextGen from 2000. Come Sessegnon, Pellegri, Thill, Kean, Timothy Weah e tutti gli altri prima di lui in giro per il mondo. E’ anche il più giovane ad aver segnato una rete con la maglia dello Zenit. Ha giocato soltanto 2 minuti in campionato – soltanto 2 eh, per altrettante presenze – ma ha già scritto un bel pezzo di storia. Dalla panchina in Europa League alla rete quasi per caso. Nato a San Pietroburgo, cresciuto nel club, anche Malafeev – bandiera dello Zenit – gli ha dedicato un tweet: “E’ il futuro!”. Ilya “era un po’ nervoso” ma adesso avrà qualcosa da raccontare. E la Nazionale russa? "E' presto!". Piedi per terra. Dinamo battuta 2-1 (in gol anche Criscito, sesta rete stagionale per lui), Zenit terzo insieme al CSKA di Mosca. 48 punti in campionato e l’obiettivo Champions ancora vivo a 6 giornate dalla fine. Più vicino, ora, grazie al guizzo del giovane Skrobotov, un 17enne che studia biologia.