Zaniolo: "Tornare in Italia? Chissà, ma improponibile alla Lazio"
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Data: 26/03/2024 -

Zaniolo: "Tornare in Italia? Chi lo sa, ma improponibile alla Lazio"

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L'attaccante dell'Aston Villa ha rilasciato un'intervista in cui ha parlato anche del futuro
L'attaccante dell'Aston Villa ha rilasciato un'intervista in cui ha parlato anche del futuro

Archiviata la pausa per le Nazionali, Nicolò Zaniolo fa ritorno in Premier League. Prima di pensare a Euro2024, però, il classe 1999 vuole chiudere bene la stagione all'Aston Villa dopo una prima di campionato non esaltante. L'ex Roma ha parlato del presente, della Roma e del futuro ai microfoni del Corriere dello Sport.

 

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Zaniolo: "Feeling ottimo con Spalletti. Su Mou ed Emery..." 

La tournèe americana dell'Italia è terminata. "Benissimo, è stato un tour utile per conoscerci meglio e lavorare tutti insieme. Sono soddisfatto. Spalletti? Con lui il feeling è ottimo, il sistema di gioco mi piace, sto imparando tantissimo", ha esordito Nicolò Zaniolo.

Dal Commissario tecnico a Unay Emery. All'Aston Villa l'inizio non è stato esaltante: "Confesso che probabilmente meriterei più spazio. Ma proprio per questo posso descriverti l’allenatore con maggiore obiettività: è uno dei più bravi in circolazione, mi sta migliorando sotto tutti gli aspetti. Lo metto sul piano di Guardiola, Klopp e Mourinho". E proprio sull'ex allenatore della Roma ha ammesso: "Non so cosa dire, non me lo aspettavo e mi dispiace per Mourinho. Ma non conoscendo la situazione dall’interno non posso commentare. Se mi domandi di De Rossi ti rispondo con più precisione".

 

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"Roma? È stata una grande storia. Sono maturato" 

Nicolò Zaniolo è tornato a parlare dell'esperienza alla Roma: "È stata una grande storia. Ho amato tanto e sono stato ricambiato. Ma le cose nel calcio come nella vita finiscono. Quando è così è meglio separarsi, pur conservando il ricordo nel cuore". E sulla sua esperienza in Premier League ha aggiunto: "Sono cresciuto e maturato. Gli infortuni e la paternità mi hanno reso un uomo migliore. Ma so che tante sfide ancora mi attendono. Premier League? Affascinante, stimolante. Ci si allena sempre a mille, le partite sono giocate al massimo, la gente si diverte allo stadio ma fuori dal campo ti tratta con discrezione. È un’esperienza che merita di essere vissuta".

 

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Il presente è in Premier League, il futuro è ancora tutto da scrivere. Il classe 1999 non escude un ritorno in Italia: "Mi manca molto. Gli amici, la famiglia, mio figlio. Ora però tocca ai club definire il mio futuro: il cartellino è di proprietà del Galatasaray. Intanto lasciami dire che che sono grato a Monchi per avere ancora scommesso su di me dopo avermi preso alla Roma quando avevo 19 anni".

E così ha concluso su un eventuale ritorno in Italia, chiudendo però le porte alla Lazio: "Tornare in Italia? Chi lo sa. Ho chiesto al mio procuratore, Claudio Vigorelli, di informarmi solo se e quando c’è qualcosa di concreto. Ora devo concentrarmi sull’Aston Villa. . Ma comunque voglio essere onesto: per ciò che ha rappresentato la Roma per me e anche per rispetto dei tifosi della Lazio, sarebbe una situazione improponibile".



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