La sconfitta contro il Genoa nel turno infrasettimanale ha lasciato l'amaro in bocca a tutto l'ambiente Inter. La speranza di accedere ai preliminari di Champions League va man mano affievolendosi, a sole quattro giornate dal termine del campionato i nerazzurri sono distanti sette punti dal terzo posto in classifica occupato dalla Roma. A far volare la squadra di Spalletti ieri sera ci ha pensato Francesco Totti, protagonista di un finale da favola nel momento probabilmente più complicato della sua carriera. A parlare del capitano e idolo giallorosso è stato Javier Zanetti, intervenuto ai microfoni dei cronisti nella sede del quotidiano 'Il Giorno': "Ho un grandissimo rapporto con Totti, ci siamo sfidati per molti anni e tra noi c'è sempre stato un rapporto di ammirazione e rispetto - ha detto l'ex capitano ed attuale vicepresidente dell'Inter - Lui è un grande campione, un vero simbolo, uno che ha fatto la storia della Roma. La sua prestazione di ieri? Per nostra sfortuna con i suoi gol ha fatto vincere la Roma, ma si sa, lui è uno di quei calciatori capaci di decidere una partita in qualsiasi momento. Il momento che sta vivendo? Mi auguro che la storia con la sua squadra del cuore finisca nella maniera migliore possibile, anche io ci sono passato con l'Inter, la mia società con me è stata esemplare, come lo è tutt'ora. Avevo deciso di smettere di giocare sei mesi prima della fine del campionato, ho esposto il mio pensiero alla società ed insieme abbiamo deciso di preparare un percorso per finire al meglio la mia carriera. Come affrontare questa situazione? Penso che in questo momento, al di là dell'allenatore di turno, l'unica cosa che conta realmente è la società, che è sempre più importante di giocatori e allenatori. Per questo motivo spero davvero che Francesco possa finire al meglio la sua carriera e che ci sia buon senso, questa bellissima storia merita di finire come si deve".
Non solo Totti, Zanetti ha parlato anche del suo nuovo ruolo in seno alla dirigenza dell'Inter: "Mi sono messo a studiare ed ho iniziato una nuova vita - ha confessato l'argentino - esprimersi in un altro ruolo dopo 23 anni da calciatore non è una cosa semplice. Essere vicepresidente di una società come l'Inter è molto importante, io porto nel cuore questi colori, cercando di rendermi disponibile in ogni modo, con l'obiettivo di trasmettere cosa significa l'Inter per me. Credo che questo sia stato apprezzato dal presidente Thohir, visto che il rinnovo del mio contratto sarà a tempo indeterminato. Questa è stata un'altra testimonianza di fiducia nei miei confronti, io spero di poter contribuire ancora alla continuità di questo legame. Il mio ruolo? E' molto ampio e non è legato soltanto alla parte sportiva, sono molto soddisfatto di questo. Mi trovo a rappresentare la mia società in giro per il mondo, ed è in questi momenti che ti rendi davvero conto di cosa rappresenti e cosa hai fatto". Infine un pensiero sulle bandiere nel mondo del calcio: "Non credo che ci sia nulla di dovuto - conclude Zanetti -, ma sono dell'idea che persone come Maldini, Del Piero, Totti, così come sarà per Buffon, meritino un posto nel loro club per quello che hanno fatto. C'è chi pensa che noi siamo persone ingombranti, ma in realtà è tutto il contrario: gente come noi non vuole togliere il posto a nessuno, ma soltanto contribuire alla crescita della società per la quale ha dato tutto. Spero vivamente che questo possa accadere anche a Francesco Totti dopo 23 anni trascorsi nella Roma, per ciò che ha fatto merita un finale felice".Data: 21/04/2016 -