Braccia aperte per chi verrà e tanti saluti per chi, ormai, ha le valigie in mano. Il Palermo non cambia strategie e Maurizio Zamparini, giunto in città per programmare la nuova stagione, è pronto a ripartire. Da due nomi su tutti: Rino Foschi e Davide Ballardini. "Abbiamo già delineato la squadra, cerchiamo sei o sette buoni giocatori”, ammette Zamparini, che nega possibili contrasti tra il dirigente romagnolo e l’allenatore: “Nulla di vero, abitano a dieci chilometri di distanza. Con lui non avevo bisogno di vedermi, l’avrei incontrato in ritiro come con gli altri allenatori. Per giunta è sotto contratto. Adesso però con Foschi sarà difficile fare cambi in panchina. Ballardini l’ho tenuto perché conosce bene la squadra, ha fatto pace con Foschi dopo alcuni dissidi e da oggi pensiamo solo al lato calcistico”.
Si penserà, e tanto, anche al mercato. Soprattutto in uscita, con un gioiello su tutti pronto ad arricchire le casse rosanero: “Sono stato in contatto col Tottenham per Vazquez e ho chiesto venticinque milioni”, annuncia il presidente del Palermo, che non ha intenzione di limare la propria richiesta: "Ho avuto offerte più basse, ma vale quanto Berardi. Lo vedo bene ovunque, è sottovalutato e non so perché. Potrebbe andare bene anche al Leicester, il Milan e la Roma erano interessate, ma se vedo Berardi pagato 25 milioni allora prendo Vazquez”. Il fantasista italo-argentino non sarà l’unico giocatore a salutare Palermo: “Stiamo cercando anche una sistemazione per Lazaar - prosegue Zamparini -. Per Gilardino, invece, dipenderà da Foschi e Ballardini”.
In entrata, invece, il Palermo si soffermerà sulla linea mediana: "Arriveranno due centrocampisti molto forti da affiancare a quelli che già ci sono”, annuncia il patron rosanero, che conferma anche il rientro di Embalo dal Brescia. Smentite, invece, per Valdifiori, mentre in attacco potrebbero esserci delle sorprese: “Non so chi sia Rosales. Arriverà la punta che ha vinto il titolo di capocannoniere in Croazia (Nestorovski, ndr) e un altro attaccante importante”. In più, spazio ai giovani della Primavera di Bosi, che ha ottenuto grandi risultati negli ultimi due anni: “Mi piace molto Lo Faso e mi sono arrabbiato quando è stato fatto partire dalla panchina contro l’Inter. Bentivegna invece ha bisogno di giocare. Guardate Insigne, è esploso quando ha potuto trovare spazio a Pescara”.
Ma tra tanti nuovi arrivi, per Zamparini c’è anche una conferma. Quella di Gianni Di Marzio nel ruolo di consulente tecnico personale. Una figura che probabilmente non farà più da collante tra società e spogliatoio, ma che per il patron del Palermo resta fondamentale in chiave tecnica e non solo: "Lui mi supporta, siamo amici da tanti anni ed è un fratello, un coetaneo. E' il mio consulente”. Chissà se tra i suoi consigli, oltre che per il mercato, non ne arrivino altri sul piano societario: "Ho due incontri in settimana. Viola? Se lui smentisce, non vedo perché dovrei confermare io. Non ho contatti solo con loro comunque, anche con altri”. Anche qui, è tutto pronto per un nuovo Palermo. E le braccia sono sempre aperte, soprattutto se c’è l’intenzione di investire.
di Benedetto Giardina