La partita tra Parma e Palermo, valida per il recupero della 29^ giornata di Serie B e giocata nella serata di ieri, ha lasciato strascichi polemici. La squadra rosanero ha infatti contestato il 3-2 finale, soprattutto per i primi due gol del Parma, per un fuorigioco e per il fallo che ha portato l'arbitro ad assegnare il calcio di rigore.
Nella mattinata di oggi è stato il patron Maurizio Zamparini, con delle dichiarazioni rilasciate al sito ufficiale del Palermo, a protestare duramente contro l'arbitraggio del Tardini: "Una partita che temevo molto, per quello che è successo. La temevo molto per l'arbitraggio, sono cose che succedono sempre col Parma. Se andate a vedere l'anno scorso la partita per l'accesso in Serie B, Pordenone-Parma, vedrete lo stesso film di ieri sera. Quando l'arbitro commette un errore, è un errore. Ma quando uno ne fa uno, due, tre, tutti contro il Palermo. bisogna che qualcuno indaghi. Oggi su un giornale di Palermo leggo allibito che 'forse' il primo gol è in fuorigioco, mentre tutta la stampa ha detto che il fuorigioco era netto, segnalato anche dal guardalinee. E per quanto riguarda il secondo gol su calcio di rigore, mi sembra
molto brutto dire che 'il rigore in certi casi si dà', anche se non l’ha
toccato. Il Palermo ieri sera ha subito una porcheria. Qualcuno alla procura federale indaghi e veda. Il Frosinone resta comunque a un punto? Speriamo che ci lascino giocare a calcio e non ci condizionino come ieri sera. Quando vedo una squadra aiutata come con il Parma ieri sera, sono molto preoccupato. Non sono sereno, quello che è successo ieri sera mi turba. Speriamo che l'ambiente si riprenda subito".
Alle parole di Zamparini, qualche ora dopo, ha risposto il Parma. La società gialloblu ha diramato un comunicato ufficiale sul proprio sito:
"La società Parma Calcio 1913, ascoltate le gravissime e inequivocabili dichiarazioni del patron Maurizio Zamparini, riportate questa mattina sul sito ufficiale dell’U.S. Città di Palermo, desidera puntualizzare quanto segue:
Dal giorno della ripartenza in Serie D, la nostra società ha
scelto di rimanere totalmente estranea al gioco delle polemiche, delle
dichiarazioni o dei commenti sull’operato degli arbitri. Lo ha fatto e continuerà a farlo per rispetto verso tutte le componenti in gioco e per dare un piccolo contributo per un mondo del calcio migliore. Dispiace davvero che questo
atteggiamento, invece di essere apprezzato e tutelato, da tre anni
venga al contrario sistematicamente utilizzato in maniera strumentale
da chi nel mondo del calcio continua a gridare allo scandalo e a
insinuare complotti, creando tensioni, pregiudizi e falsità. Per questo,
nonostante la linea che questa società si è data, è impensabile rimanere in silenzio di fronte alle dichiarazioni odierne. Alludere a presunti complotti è molto triste e decisamente grave. Ed è anche dimostrazione di scarsa memoria, ripensando alla gara d’andata e al gol annullato a Gagliolo allo scadere.
Quella rete avrebbe regalato tre punti fondamentali alla nostra
squadra, ma in quella circostanza, il Parma non si è permesso di
commentare in alcun modo l’episodio. È altresì curioso che il
patron del Palermo menzioni una gara della scorsa stagione, la
semifinale playoff di Lega Pro, che non riguarda la sua società e che
presumibilmente gli è stata dipinta in modo parziale da chi
probabilmente non vuole accettare il verdetto del campo. Non è nostra intenzione andare a rispolverare l’intero incontro (ci sono chiare immagini a disposizione di tutti) ma gli
episodi di Parma-Pordenone sono paradigmatici per capire come a volte
certe esternazioni, se ripetute, possano distorcere la realtà storica,
creando leggende urbane a cui – dopo quasi un anno di insinuazioni
calunniose – il Parma non può più prestarsi in silenzio.
Sia prima che dopo la partita di ieri sera tutti i nostri tesserati hanno sottolineato il valore tecnico assoluto del Palermo, ribadito dallo stesso Zamparini durante la settimana che ha preceduto la gara. Il
campo ha però dato un responso diverso dalle attese: non accettarlo e
attaccarsi ad allusioni e accuse di questo tipo è inaccettabile.
Per questi motivi il Parma Calcio 1913 non ha più intenzione di
sopportare il peso di parole irresponsabili e chiede agli organi
competenti di prendere tempestivi provvedimenti a tutela dell’immagine
della nostra società, nel rispetto dei nostri tifosi e di questo sport".