Un Palermo forte, che "vincerà il campionato con dieci punti di vantaggio". Il primo giorno di ritiro della squadra di Tedino è stato salutato dal patron Maurizio Zamparini, giunto al campo della Sportarena di Bad Kleinkirchheim per assistere al primo allenamento guidato dall'ex Pordenone. E lo fa con una predizione forte: "L'altra volta vi dissi che avremmo vinto il campionato di B con quattordici punti di vantaggio, quest'anno dico con dieci". I motivi? Semplice, Zamparini ha fiducia totale nei suoi giocatori: "In difesa abbiamo Cionek che è un nazionale, così come Struna, mentre Goldaniga lo diventerà. Aleesami è un nazionale, Chochev è un nazionale, Rispoli e Morganella sono ottimi giocatori. Poi Trajkovski è un nazionale, Balogh è un nazionale, Nestorovski pure. Ditemi quale altra squadra in questo campionato possa vantarne così tanti. Il nostro problema sarà semmai quando ci mancheranno tutti questi giocatori per le convocazioni delle nazionali"
La fiducia massima, almeno per il momento, va però a Tedino: "Lui è il leader dello spogliatoio, lì non devono esserci punti di riferimento. In campo il leader naturale è Nestorovski, ma io mi fido di Tedino che conosce bene i giocatori". Acquisti che il Palermo farà a breve, soprattutto nel reparto maggiormente martoriato dalle assenze, ovvero il centrocampo: "Aspettiamo Gnahoré a centrocampo, cerchiamo anche Lobotka, un altro nazionale, ma purtroppo ha già attirato le attenzioni di una squadra spagnola e di una inglese. Se però c'è da fare uno sforzo, lo faremo". Sforzi che il Palermo ha già fatto per evitare cessioni dolorose: "Abbiamo rifiutato quattro milioni per Balogh, sette per Alesami e quindici per Nestorovski. Lo Faso lo avremmo ceduto al Monaco solo se avessimo preso Marcel dal Nizza. Abbiamo offerto tre milioni, ma quando su questi giocatori si fiondano squadre come il Tottenham non è facile. Lo faccio per rispetto nei confronti della società, della quale spero di non essere più presidente tra sette o otto giorni".
Un countdown nel quale Zamparini spera di poter includere la fine delle trattative con Frank Cascio per l'ingresso dell'ex manager di Michael Jackson in società: "Gli ho detto di venire prima in Italia per poterci sedere ad un tavolo e capire le esigenze della società". Non è detto che l'italoamericano arrivi in ritiro, anche se i due rimangono in contatto continuo, anche adesso che Zamparini è in Austria. Lì dove non c'è Diamanti, fuori dall'organico e in odor di cessione. Con lui, però, il patron non vuole creare polemiche: "Gli voglio bene, ha tutti i vizi e le virtù dei giocatori, ma nessuno qui ce l'ha con lui".