"Arrivare a essere un giocatore di Serie A è difficilissimo; oltre il talento e le qualità devi avere anche tanta fortuna. Non nego che sono orgoglioso del percorso intrapreso e devo anche ringraziare tutte le persone che me lo hanno permesso". Mattia Zaccagni traccia in questa maniera il punto della sitauzione sulla sua carriera in un'intervista a Lazio Style Magazine.
Il jolly offensivo biancoceleste si racconta un po' a 360°, evidenziando in maniera marcata le differenze che sono intercorse nel suo primo grande step in carriera: quello che l'ha portato dal Verona alla Lazio nel corso dell'ultima sessione di calciomercato invernale.
"A Verona ho lasciato il cuore, a Roma ho trovato la città più bella del mondo"
Il cesenate parla dei cambiamenti che hanno contrassegnato gli ultimi giorni dell'estate 2021. Quella determinante il suo trasferimento alla Lazio. I mutamenti affrontati non sono stati solo tecnico tattici, ma anche ambientali. Perché, in fondo, Verona è la città del suo cuore, nonché la città che gli ha permesso di diventare un calciatore di Serie A:
"Verona o Roma? Sono due città completamente opposte; a Verona ho lasciato il cuore; è una città che mi ha cresciuto in tutto. Lì ho giocato una delle mie migliori partite: la finale playoff per appodare in Serie A, dispuatata tra Verona e Cittadella. Grazie a un mio gol, abbiamo rimonatato la gara dell'andata e siamo andati in Serie A; Roma, invece, penso che sia una delle città più belle del mondo".
"Il calciatore più forte l'ho conosciuto a Roma ed è Pedro"
La scalata di Mattia Zaccagni in Serie A prosegue inesorabile; questo suo upgrade calcistico, culminato con l'ingaggio da parte della Lazio, lo ha fatto crescere non solo da un personalmente. Il trasferimento gli ha permesso di potersi confrontare con colleghi di grande livello.
Tra questi è chiaro il riferimento a Pedro: "Il compagno di squadra più forte credo di averlo appena trovato ed è Pedro".