Oggi è il #WorldBeardDay, una giornata mondiale per celebrare una delle massime espressioni della virilità: la barba. E guai a dire che uno sportivo non possa portarla lunga: negli ultimi anni è scoppiata una vera e propria moda, diventata quasi una competizione, a chi se la aggiusta nel modo più stravagante. Un tormentone che, ovviamente, non poteva non trovare terreno fertile nel mondo del calcio e dello sport in generale. Antesignano, da questo punto di vista, Davide Moscardelli (Arezzo), che da anni sfoggia una lunga e folta barba castana, con capelli mai troppo corti, divenuta quasi oggetto di culto e un vero e proprio fenomeno social.
Gli scorsi Europei, in questo senso, ci hanno regalato acconciature singolari. Stavolta capello corto al centro e rasato nei lati, con barba lunghissima, per Joe Ledley, centrocampista del Crystal Palace e della nazionale gallese. Stesso criterio di taglio per Aron Gunnarsson, che essendo islandese ha i tratti ben più chiari di Ledley, che sfumano nel rossiccio. C’è un denominatore comune, tra i due, perché Gunnarsson gioca nel Cardiff City, squadra della capitale del Galles.
In Italia, in generale, non è una pratica troppo diffusa tra i calciatori, generalmente barbuti, ma non troppo. Qualcuno, però, c’è stato. Michel Morganella, ad esempio, ha sempre sfoggiato acconciature particolari, basate sul contrasto tra i capelli rasati e una barba lunghissima. Tuttavia, la quantità di peluria facciale è stata un tantino ridimensionata, per il terzino svizzero, che resta comunque meritevole di essere inserito tra i migliori. Più in sordina, perché la sua esperienza in Serie A non è stata indimenticabile, Joshua Brillante. L’australiano era stato prelevato dalla Fiorentina, ma la continuità necessaria l’ha trovata solo al Como, prima di tornare nel suo paese natale. A Firenze arrivò con una barba lunghissima, poi ridimensionata ad oggi con la maglia del Sydney.
Anche nei migliori club, quelli più internazionali, ci sono giocatori che hanno scelto la barba lunga. Su tutti, Raul Meireles, che tra rasature impavide, tatuaggi su tutto il corpo e barba lunga ha creato un vero proprio personaggio. Il turco Arda Turan non è mai stato da meno, con la maglia dell’Atletico Madrid; passato al Barcellona, però, ha ridotto la mole della sua barba. L’ha aumentata, invece, col passare degli anni, Tim Howard, portiere della nazionale statunitense, che l’ha voluta accoppiare alla pelata.
Senza dubbio, però, le barbe più incredibili sono quelle di Adam Clayton e Marco Sailer. Clayton si è reso celebre per aver tinto la sua di bianco e blu un paio di anni fa; ora che è al Middlesbrough ne adotta una lunga ma molto più sobria. Sailer, invece, ai tempi del Darmstadt, ha fatto crescere la sua a dismisura, tenendola incolta e facendola arrivare fin sopra il petto. Tanto che sarebbe davvero difficile fare di meglio.