Una storia alquanto particolare e molto "romantica" arriva dalla Polonia. Nella giornata di giovedì, nella capitale Varsavia, si è giocata la finale della Coppa nazionale tra il Pogon Szczecin e il Wisla Cracovia, squadra militante in seconda divisione. Alla vigilia i favori del pronostico erano tutti dalla parte del Pogon, ma la squadra di Cracovia è riuscita a ottenere un trionfo che sembrava utopico.
Prima il gol dell'1-1 arrivato al 99' minuto dei tempi regolamentari, poi la rete del vantaggio ai supplementari che ha deciso la partita. Una vittoria non solo inaspettata, ma anche storica. Come in tutte le leghe europee, infatti, anche in Polonia la vincitrice della coppa nazionale ottiene l'accesso a una delle due competizioni europee "minori". E con questo successo, il Wisla ha così raggiunto la qualificazione all'Europa League che - a meno di ribaltoni nelle ultime giornate di campionato - giocherà nella prossima stagione mentre sarà impegnato anche nella Serie B polacca.
Il caso Atalanta
Quella del Wisla è una storia con pochissimi precedenti, ma che riguarda anche l'Italia. Nella stagione 1987/1988, infatti, l'Atalanta giocò in Coppa delle Coppe pur trovandosi in Serie B. Nell'annata precedente, i bergamaschi erano stati retrocessi ma allo stesso tempo avevano imbastito un ottimo percorso in Coppa Italia, venendo fermati solo in finale dal Napoli di Maradona. A quei tempi, però, il regolamento affermava che in caso di vittoria della stessa squadra sia del campionato che della Coppa Italia, la finalista si sarebbe qualificata alla Coppa delle Coppe. Episodio dunque raro, ma non nuovo, con il Wisla che si aggiunge al ristrettissimo elenco di club con questo privilegio.