Un vita all’Arsenal, alla guida della squadra che per lui era diventata un’ossessione. Oggi Arsene Wenger si limita ad osservare il calcio da spettatore e da studioso, in attesa di rimettersi in gioco in una nuova avventura. Tanto è cambiato rispetto agli inizi dell’allenatore francese, che intervistato dalla Bild ha parlato anche della sua idea di calcio futura. Non di schemi e di tattica, ma di come questo sport potrà diventare più ‘alla portata’ di tutti.
“Nei prossimi cinque anni le sostituzioni di una partita potrebbero essere decise sui social - ha detto Wenger - magari ci sarà una votazione nella pausa tra primo e secondo tempo per determinare quali giocatori verranno sostituiti e quali invece resteranno in campo per il secondo tempo”. E ancora: “Il potere dei club potrà soltanto diminuire. Ecco perché i capi delle società dovranno essere più forti, per raccogliere la sfida contro le influenze esterne”.
Il caso Cristiano Ronaldo, poi, ha suggerito a Wenger l’idea che un giocatore possa arrivare a contare addirittura più di una squadra intera o di un campionato: “Se CR7 lascia il Real per la Juventus - continua - i suoi tifosi lo seguono in Italia. Il pubblico internazionale è più interessato ai giocatori che ai club. Questo dà molto potere ai giocatori. Neymar ha circa 170 milioni di followers. Lui da solo è più forte dell’intero campionato francese”, ha concluso.