Quasi una settimana è passata dalla finale di Wembley, ma gli effetti della partita sono ancora pienamente in vista. Wayne Bridge, ex calciatore della nazionale inglese che ha militato anche in Chelsea e Manchester City, non è riuscito ancora ad accettare la sconfitta, anche perché non ha particolarmente gradito che a vincere fosse una squadra allenata da Roberto Mancini.
Bridge ha avuto Mancini come allenatore al Manchester City e non ha bei ricordi di quell'esperienza. "Non stavamo solamente tifando l'Inghilterra, ma anche la sconfitta dell'Italia perché era allenata da Mancini, ecco perché mi brucia ancor di più aver perso" ha detto alla trasmissione The Big Stage di Bettingexpert.
"Non direi che è il peggior allenatore che ho avuto, ma tatticamente non è così bravo. Gli si dà credito per aver vinto la Premier al City, ma se guardi i giocatori che c'erano sono loro ad averlo vinto e non lui come allenatore" ha aggiunto Bridge.
Successivamente ha spiegato anche i motivi del suo cattivo rapporto con lui. “Gli allenamenti non mi piacevano per niente. Facevamo tattica contro le sagome e dava indicazioni. Bellamy ha provato a chiedere spiegazioni e Mancini gli ha detto di stare zitto, l’ha mandato a casa e non lo ha fatto tornare agli allenamenti. Ed è una cosa che da un allenatore non capisco“ ha concluso l'ex terzino.