La Roma, la Sampdoria, il Watford, Totti, Cassano, Mihajlovic: Stefano Okaka apre l'album dei ricordi. La sua nuova avventura in Premier lo ha portato a Londra, alla corte di Mazzarri e Stefano sta vivendo l'Inghilterra a 360 gradi.
"Mi piaceva l’idea di giocare con un allenatore come Mazzarri e in un club della famiglia Pozzo" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "La gestione dell’Udinese è un modello in Italia. Girare è stata la mia fortuna. Mi ha dato la possibilità di conoscere altre culture e di capire meglio il mondo. La prima lezione è stata che lavoro, sacrificio e impegno sono la base di tutto. Ho imparato a contare su me stesso e sulle mie forze. Ho compreso l’importanza del rispetto delle regole. Ho potuto ammirare in una nazione come la Gran Bretagna la convivenza pacifica e spontanea delle diversità. La metropolitana di Londra è un esempio straordinario: basta guardarsi intorno".
Rapporti con la Nigeria, paese d'origine di Okaka: "Ho ricordi vaghi di quando ero piccolo. La federazione mi contattò prima del Mondiale 2014 per sondare la disponibilità, ma io mi sento italiano. Un giorno tornerò in Nigeria per vederla con gli occhi dell’adulto. In Africa la gente è povera, ma riesce a sorridere anche nella miseria. Una lezione di vita". C'è in particolare una citta italiana nel cuore di Okaka: "Roma, dove ho trascorso gli anni della formazione calcistica. E poi Genova. Sono particolarmente legato a Francesco Totti, e non solo perché è il migliore con cui ho giocato. Poi Cassano. Ma il mio idolo era Ronaldo, il Fenomeno. Ha cambiato il calcio come Michael Jackson ha segnato la storia della musica".
In Inghilterra lo ha raggiunto Gabbiadini: "Samp? Bei ricordi. Manolo a destra, io al centro e Eder a sinistra. C’era anche Obiang, ora al West Ham. Alla fine dell’andata eravamo in alto. Grande calcio, ci divertivamo. Cosa è successo dopo? Problemi con Mihajlovic e il presidente. Brutte storie. Roba passata, guardiamo avanti". Capitolo Nazionale: "Rispetto le scelte, ma mi ha fatto male l’esclusione last minute all’Europeo, dopo aver segnato 17 gol con l’Anderlecht ed essere stato nel gruppo fino alle convocazioni. La maglia azzurra è un’emozione profonda. Spero di tornare". Obiettivi? "Ho avuto due infortuni seri. Spero di stare bene e di segnare qualche gol importante. Gol con colpo di tacco all’Everton? Un momento bellissimo. Mi era accaduto con la Roma a Siena. Il calcio in queste situazioni è straordinario".