24 settembre 2019: Vincenzo Vivarini arriva a Bari. Prende il posto dell'esonerato Giovanni Cornacchini, eredita una squadra sconfitta di misura nel derby sul campo della Virtus Francavilla, a metà classifica nel girone C di Serie C con sei punti dopo cinque giornate e con un rendimento ampiamente al di sotto delle attese. 24 settembre 2023: Vincenzo Vivarini torna a Bari. Lo fa esattamente a quattro anni di distanza da quella "convocazione" alla guida del club. Nel mezzo ci sono state tre risalite: quella del Bari, maturata un anno e mezzo fa con Michele Mignani in panchina; quella di Vivarini, che ha ritrovato la categoria da protagonista dopo l'esperienza da subentrante alla Virtus Entella; quella del Catanzaro, tornato in B a 17 anni dall'ultima volta.
Dal ko di Reggio Emilia alla B con un anno di ritardo: Vivarini torna a Bari
Dici Vivarini e Bari e torna in mente una data su tutte: quella del 22 luglio 2020. Stadio Città del Tricolore, finale playoff: vince la Reggiana 1-0, tra i rimpianti pugliesi e in un impianto aperto solo a 500 persone per una pandemia che da pochi mesi aveva cambiato le vite di tutti. Quella notte di Reggio Emilia rappresentò il sipario sull'era biancorossa di Vivarini. Aveva portato la squadra in finale playoff con 27 risultati utili consecutivi e il secondo posto nel campionato interrotto dal Covid e vinto dalla Reggina: 12 vittorie, 15 pareggi, 50 gol fatti, 18 al passivo ma non bastò per guadagnare la conferma. Ora torna al San Nicola con pubblico sugli spalti (1300 arriveranno da Catanzaro, in un settore ospiti sold out) e da avversario. Ritrova una piazza che lo ha apprezzato, che non ha digerito la scelta di non tenerlo a Bari nell'estate del 2020 (gli subentrò Gaetano Auteri) e che ha ritrovato la B da due stagioni. La stessa categoria in cui Vivarini ha riportato il Catanzaro a 17 anni dall'ultima volta, strappando record su record in C con 96 punti e 102 gol in una sola stagione. Nell'annata precedente la sua rincorsa al primato, avviata a inizio dicembre prendendo il posto di Calabro, non era andata a buon fine. Aveva chiuso proprio alle spalle del Bari nel girone C, con l'1-2 del Ceravolo di marzo del 2022 a sancire la fine del duello. «Non vedo l’ora che si riscenda di nuovo in campo» è stata la sete di riscatto che lo ha accompagnato per tutta la settimana. Riscatto, quello che desidera chi è partito conquistando 10 punti in quattro partite ma nell'ultimo turno ha ceduto per 5-0 in casa al Parma. Uscendo dal campo tra gli applausi del Ceravolo.
L'amicizia con Mignani
Applausi che accoglieranno Vivarini anche al San Nicola. Dove arriva da avversario e amico. Della piazza («L’avversario è di quelli importanti, lo stadio spettacolare» si è limitato a dire nel prepartita) e del collega che avrà di fronte: Michele Mignani. I due hanno condiviso il corso per il patentino da allenatore a Coverciano. «Spesso trascorrevamo insieme il tempo libero - ha ricordato Mignani nel prepartita - c’è stato tempo di confrontarci, ci siamo anche sentiti spesso, una persona che stimo. Credo che abbia dimostrato in carriera che sia un allenatore bravo, che ha vinto campionati. Credo che voglia fare punti per la sua squadra, senza dimostrare niente, anche per è una persona molto equilibrata. A Bari ha fatto benissimo, ha mancato solo la finale playoff. Merita rispetto e complimenti da parte mia». Rispetto e complimenti: gli stessi che Vivarini ha sempre riservato ai biancorossi. Che fossero concorrenti o meno, poco conta.
Il Catanzaro di Vivarini: pragmatismo e concretezza
Pragmatismo e concretezza. Basterebbero queste due parole per far comprendere al meglio il percorso di Vincenzo Vivarini con il Catanzaro fino ad oggi. Chiamato a raggiungere un obiettivo che mancava da 18 anni, Vinciviva ci ha impiegato poco meno di 14 mesi. Numeri da urlo e un campionato che resterà negli annali della Serie C. Ma soprattutto la creazione di un’identità di gioco in grado di regalare al Catanzaro un avvio di stagione importante in Serie B. 10 punti in 5 gare e le vittorie importanti su Ternana, Spezia e Lecco. Il Catanzaro e Vincenzo Vivarini, un amore nato a dicembre del 2021. Sei mesi per provare a raggiungere la B tramite i playoff non sono bastati, allora ecco una stagione da assoluta protagonista, stravincendo il girone C di Serie C. Una passione e un legame fortissimo con la tifoseria, creato passo dopo passo tra l’allenatore di Ari e il popolo giallorosso. Dalla prima gara col Foggia fino a quella di settimana scorsa contro il Parma. Una consacrazione definitiva: il Catanzaro sogna con Vinci Viva in panchina.
Ha collaborato Francesco Marra Cutrupi