Una simulazione così forse non la rivedremo mai più. Una sceneggiata goffa almeno quanto singolare: Copa Sudamericana, in campo i boliviani del San José e gli ecuadoriani del Nacional: gara ferma sull’1-1, risultato che qualificherebbe al turno successivo gli ospiti, forti del 3-2 dell’andata. Ed ecco allora che Johan Padilla, portiere del Nacional, quando manca poco al triplice fischio finale prova a perdere qualche secondo: l’arbitro se ne accorge, si avvicina e lo ammonisce per aver ritardato la ripresa del gioco. Ed è proprio in quel momento che avviene l’episodio incriminato: il direttore di gara, per mostrare il cartellino giallo, appoggia la mano sulla spalla del portiere che crolla sul terreno di gioco fingendo di essere stato ‘aggredito’ proprio dall’arbitro. Secondo (doveroso) cartellino? No no, la simulazione di Padilla è rimasta infatti impunita. Con il portiere che ha potuto così festeggiare la qualificazione del suo Nacional.
Data: 08/03/2018 -