Palla lontana, Thomas cade a terra repentinamente. Mani in volto, urla, gesti inequivocabili verso la panchina di Marino. Compagni che si avvicinano quasi senza fiato perché capiscono subito la gravità del momento e dell'infortunio. Manfredini si contorce, ancora quell'incubo che lo inghiottisce. Lo stesso di otto mesi fa: rottura del tendine d'Achille, lo stesso che aveva costretto il difensore 35enne ad un lungo stop dopo Livorno-Vicenza del maggio scorso. Queste le prime indicazioni dal post Como-Vicenza, Manfredini cade a terra sì. Ma non vuole mollare. E noi gli auguriamo di rialzarsi come ha sempre fatto.