L'amico di una vita e un abbraccio lungo trent'anni. Da Wembley a Wembley, Gianluca e Roberto, sempre insieme, nel nome dello sport e dell'amicizia.
La Champions sfiorata con la Samp
"I gemelli del gol" li chiamavano. Insieme hanno segnato 312 gol per la Sampdoria, vincendo nel 1991 il campionato di Serie A e, un anno dopo, arrivando ad un passo dalla vetta d'Europa. Era il vecchio Wembley e sempre nella vecchia Coppa dei Campioni i blucerchiati erano arrivati in finale contro il Barcellona allenato da Johan Cruijff.
La Sampdoria campione d'Europa. A dirlo adesso sembra impossibile, invece proprio grazie a quei due, alla prima partecipazione, la Samp era arrivata all'atto finale. Un successo sfumato solo al 112', quando nei supplementari la punizione di Koeman non ha lasciato scampo a Pagliuca.
La gioia con l'Italia a Euro 2020
Un abbraccio lungo trent'anni dicevamo. Sì, perché nel 2021 nel nuovo Wembley insieme, Roberto da commissario tecnico e Gianluca da capo delegazione, sul tetto d'Europa ci sono arrivati davvero. Sempre soffrendo, senza dare mai nulla di scontato, fino alla fine. Forse solo dopo il rigore di Saka parato da Donnarumma Vialli e Mancini si sono accorti del tempo che è passato e si sono lasciati andare all'abbraccio più vero tutti. Quello di una vita, quello di un ricordo che è stato e che rimarrà per sempre. Quello delle lacrime, oggi ancora più vere: la sport ti consegna sempre una seconda possibilità, a volte anche la vita. Gianluca con la malattia l'avrebbe meritata.