​Vespe, tricolori e cori: Parigi abbraccia Buffon
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Data: 09/07/2018 -

​Vespe, tricolori e cori: Parigi abbraccia Buffon

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Il racconto del #BuffonDay. L'arrivo allo stadio, la conferenza stampa e il primo contatto con il mondo Psg.
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Il racconto del #BuffonDay. L'arrivo allo stadio, la conferenza stampa e il primo contatto con il mondo Psg.

Una vespa con un tricolore che la avvolge. Non siamo in Italia, ma a Parigi. Incredibile sì, ma vero. E chi l’avrebbe mai detto che proprio questo potesse accadere il 9 luglio? Un entusiasmo del genere, da queste parti, lo registrano solamente per chi arriva per fare la storia del Paris Saint Germain. E Gigi Buffon vuole farla. Oggi è stata la sua giornata: il primo allenamento, l’arrivo in grande stile a Parigi e la conferenza stampa di presentazione.


9 luglio 2018: “Gigi Buffon lalalala…” cantano i tifosi parigini. Tanti ragazzi che probabilmente non ricordano nemmeno quel 9 luglio di dodici anni fa quando proprio Buffon, insieme ai suoi compagni della Nazionale, negò alla Francia la gioia del Mondiale. Oggi, a Parigi, sembra che quel giorno non sia mai esistito. Un idolo, come se giocasse con la maglia del Psg da anni. Cori, fumogeni e vespe tricolori. E lui ha cercato di farsi trasportare, il più possibile. Perché, come Buffon stesso ha ammesso, non si aspettava nemmeno questo calore. A inizio maggio stava cercando di programmare il suo nuovo futuro da ex giocatore, ma dentro di sé sperava in una chiamata di un club come il Psg.

Il presidente Al Khelaifi ha usato parole semplici ma sincere. Buffon sarà un valore aggiunto dentro ma anche fuori dal campo. Non parla più da capitano della Juventus. All’inizio della conferenza stampa entra quasi in punta di piedi, pronunciando qualche frase in un francese non poi così male, ma col passare dei minuti le parole diventano di marmo. “Voglio dimostrare di essere ancora grande, e lo farò”. Parole da leader, come sempre. Senza (per adesso) il numero uno. Perché Trapp lo è ancora ufficialmente, anche se probabilmente verrà ceduto, per fare spazio a Gigi. Neanche a dirlo. Negli store non si vende ancora la maglia di Buffon, ma si ascolta musica italiana. Così, nella “Boutique” vicina allo stadio si possono ascoltare (per oggi) soltanto Jovanotti, Fedez, Negramaro e tanti altri.

Una giornata ricca di emozioni per l’ex capitano della Juventus. La sveglia presto, il primo allenamento con la sua nuova squadra, i primi sorrisi con i compagni del Psg, la conferenza stampa, le foto con la famiglia nel suo nuovo stadio. Poi ancora l’allenamento pomeridiano. Ma ci sono stati due momenti che resteranno nella memoria di Buffon: l’arrivo al Parco dei Principi e il primo vero contatto con i tifosi del Paris Saint Germain. Il club francese ha pensato, ovviamente, in grande. Buffon è stato scortato dal campo d’allenamento allo stadio da Vespe Piaggio e tricolori (italiani). Clacson, sorrisi e fumogeni. Un modo diverso e bello di presentare alla città un campione. Poi l’arrivo al Parco dei Principi, e dopo la conferenza stampa, l’abbraccio con i tifosi. Fumogeni, sorrisi e un solo unico coro: “Gigi Buffon, lalalalala…”.

La Juventus e l’Italia sono un bellissimo passato, adesso c’è solo il Paris Saint Germain e una città già totalmente innamorata di Buffon. Falli cantare, Gigi!

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