Dalla “terra del ghiaccio e del fuoco” al cuore della Francia. La prima volta dell'Islanda ad un Europeo di calcio, nazione più piccola a parteciparvi. Un'isola di quasi 330 mila abitanti attraversata da cascate, ghiacciai e vulcani che non sogna più: l'esordio nella fase finale di un grande torneo è realtà. Il cammino della squadra di Lars Lagerback è di quelli che spiazzano: Olanda e Turchia in primis, lasciate alle spalle nel girone, con gli “orange” battuti sia in casa che in trasferta; davanti, di soli due punti, la Repubblica Ceca. Sorpresa, per un calcio comunque in piena crescita. La squadra attuale pone le sue basi nella formazione Under 21 che nel 2011 arrivò all'Europeo di categoria; tre anni più tardi, la Nazionale maggiore sfiorò l'accesso ai Mondiali brasiliani, sbattendo contro la Croazia nello spareggio. Ora ci siamo, il furore di un calcio nuovo è pronto a mettersi in mostra: Portogallo, Ungheria e Austria, in ordine di confronto, gli avversari di un girone difficile ma affrontabile. La compagine guidata dallo svedese Lagerback, in panchina dal 2012, conta tra le sue fila giocatori militanti nei maggiori campionati d'Europa: Birkir Bjarnason, ex Pescara e Sampdoria, oggi al Basilea, il numero 10 Gylfi Sigurdsson, in forza allo Swansea, Alfred Finnbogason, attaccante che sta ben figurando in Bundesliga con la maglia dell'Augsburg, Kolbein Sigthorsson, punta titolare del Nantes; poi, due calciatori di casa nostra: Emil Halfredsson, oggi all'Udinese dopo sei anni col Verona, e Hordur Magnusson, difensore classe '93 di scuola Juventus in prestito al Cesena. Senza dimenticare lui, Eidur Gudjohnsen, 37enne simbolo del calcio islandese e maggior realizzatore di sempre, 25 reti, con la maglia della Nazionale; dopo aver girato tra gli squadroni di mezza Europa (lunghi corsi e vittorie con Psv Eindhoven, Chelsea e Barcellona), ha firmato di recente col Molde, allenato da Ole Gunnar Solskjaer. Agli Europei vuole esserci anche lui, con la voglia di quel ragazzino di 17 anni che, subentrando in campo al padre Arnor nel lontano aprile 1996, fece il suo esordio con l'Islanda in un amichevole contro l'Estonia giocata a Tallinn (stabilendo così una “prima volta” del calcio internazionale). Gudjohnsen siederà quasi sicuramente in panchina, avendo lasciato la fascia di capitano titolare ad Aron Gunnarsson ormai da qualche anno.
Schierata preferibilmente con un classico 4-4-2, ecco la formazione islandese che potremmo vedere ai prossimi Europei:
Halldorsson (Bodo Glimt); Saevarsson (Hammarby), Arnason (Malmo), R.Sigurdsson (Krasnodar), Skulason (Odense); B. Bjarnason (Basilea), G.Sigurdsson (Swansea), Gunnarsson (Cardiff), Gudmundsson (Charlton); Finnbogason (Augsburg/Real Sociedad), Sigthirsson (Nantes).
L'Islanda vuole continuare a stupire, pronta per l'esordio nella notte di Saint-Etienne il 14 giugno: contro Cristiano Ronaldo e compagni, senza paura.
Marco Da Pozzo