Tra le quattro esordienti assolute ai prossimi Europei c'è l'Albania. Impresa riuscita a Gianni De Biasi, ct di una Nazionale che si presenta per la prima volta ad un grande torneo, non avendo mai partecipato neanche ai Mondiali. Per le “Aquile”, un girone di qualificazione terminato al secondo posto dietro il Portogallo, lasciandosi alle spalle Danimarca e Serbia. Ed ora, ad attenderle nella fase finale, la Franciapadrone di casa, Svizzera e Romania. Dar fastidio si può. Una squadra che parla italiano, e non solo attraverso il suo allenatore e il vice Paolo Tramezzani; sono infatti sette i giocatori nel giro della Nazionale albanese che giocano in Italia: dal portiere titolare Berisha al pilastro difensivo Hysaj; poi, i difensori classe '93 di Atalanta e Frosinone, Djimsiti e Ajeti, che si faranno trovare pronti in caso di necessità. Bashadel Como e Memushaj del Pescara sono valide alternative in mezzo al campo, così come l' attaccante emergente ReyManaj, a segno all'esordio con la maglia albanese dopo soli 12 secondi in amichevole contro il Kosovo nel novembre scorso. Il 19enne, che si è ben messo in mostra con l'Inter Primavera, spera in una chiamata che non potrebbe tardare ad arrivare. Capitanata da Lorik Cana, altra conoscenza del nostro campionato e giocatore col record di presenze in Nazionale (88), la compagine rossonera potrebbe dover fare a meno dell'elemento di spicco TaulantXhaka, centrocampista del Basilea (uno dei cinque giocatori militanti nel campionato svizzero) di recente colpito da infortunio muscolare; lo stesso, quindi, rischia di veder sfumare la sfida contro il fratello Granit, militante nella Nazionale rossocrociata. Come sostituirlo? Ergys Kace, mediano classe '93 in forza al Paok Salonicco, può essere un'idea. In un gruppo relativamente giovane, gli altri nomi “freschi” sono il terzino Naser Aliji (classe '93 del Basilea) e Milot Rashica, esterno destro del Vitesse, esordiente in Nazionale a marzo. Con Roshi e Gashi sugli esterni, Sokol Cikalleshi pare favorito su Balaj (Rijeka) e Sadiku (Vaduz) come punta centrale.
Espressione di un calcio primariamente attento alla fase difensiva, l'Albania è una squadra pratica e votata alle ripartenze; nelle otto gare di qualificazione, sono state 10 le reti segnate e 5 quelle subite. Nelle 37 partite della gestione De Biasi, la Nazionale albanese non ha mai subito più di due reti, segnandone più di tre in una sola occasione.
Ecco l'ipotizzabile 11 con cui la squadra di De Biasi affronterà il torneo francese:
(4-1-4-1): Berisha (Lazio); Hysaj (Napoli), Cana (Nantes), Mavraj (Colonia), Agolli (Qarabag); Kukeli (Zurigo); Roshi (Rijeka), Kace (Paok Salonicco), Abrashi (Friburgo), Gashi (ColoradoRapids); Cikalleshi (Istanbul Basaksehir).
L'ultima partita prima di partire alla volta della Francia, l'Albania di De Biasi la giocherà a Bergamo il 3 giugno, in amichevole contro l'Ucraina: uno stadio “azzurro”, colore futuro per l'allenatore veneto? Chissà. Ora è tempo di pensare all'Europeo per il ct investito della cittadinanza albanese ed una laurea “honoris causa”: titoli da onorare a cominciare da sabato 11 giugno, a Lens, contro la Svizzera.
Marco Da Pozzo