"A Palermo dopo la sconfitta con la Macedonia del Nord il presidente Gravina era seduto accanto a Mancini. Io a San Siro ero solo, l'unico colpevole. Non l'ho trovato giusto". Esordisce così Gian Piero Ventura, che sulle pagine del Corriere della Sera torna a parlare della Nazionale.
L'ex CT azzurro fa dei paragoni con l'eliminazione della sua nazionale nel 2017: "Per certi versi mi è sembrato di rivivere quegli attimi, ma il contesto era completamente diverso. La mia squadra era già contestata prima dei playoff, eppure io sono uscito con Svezia e Spagna ma non mi piace fare comparazioni".
"Trovai scorretto prendermi tutte le colpe nel 2017"
"Ho sorriso in questi giorni leggendo alcune dichiarazioni. 'Nel calcio puà succedere', 'Caccia ai colpevoli', hanno scritto. Nel 2017 di colpevole ce ne era solo uno, trovai scorretto dovermi prendere tutte le colpe. Ma ormai l'ho superato".
In chiusura Ventura parla del suo futuro: "Non voglio più allenare, ma sarei felice di portare la mia esperienza in qualche società perché il pallone è la mia vita".
L'intervista completa sulle pagine del Corriere della Sera