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Data: 27/03/2017 -

Ventura: "Con Barzagli niente di concordato. L'Olanda sarà un test importante per capire chi siamo e cosa vogliamo"

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Domani l’Italia ad Amsterdam affronterà un’amichevole di lusso contro l’Olanda. Per presentare la sfida in conferenza stampa è intervenuto il ct Giampiero Ventura, che ha affrontato subito un argomento spinoso come la questione Barzagli, rientrato prima da ritiro azzurro e immortalato poi in una foto che lo ritrare in compagnia di due tifosi in un locale a Riccione: “Sono rimasto stupito dal caso Barzagli. E’ venuto per giocare una partita importante, poi mi ha chiesto di concedergli tre giorni, perché aveva problemi a casa con la moglie. Non c’era nulla di concordato. Era una cosa anomala perché di solito chi viene in ritiro ci rimane fino all’ultimo. Abbiamo affrontato la questione con il gruppo e abbiamo deciso di andargli incontro. Tutto quello che è successo dopo mi ha stupito: la foto e tutto quello che ne è seguito mi ha spiazzato un po’. Ribadisco che non c’era nulla di concordato né con lui né con la Juventus. Inizialmente vedendo la foto sono rimasto sinceramente sorpreso, è normale. Ma dopo aver sentito il diretto interessato è rientrato tutto”. Il ct azzurro ha poi parlato della sfida all’Olanda, un test importante per l’Italia: “Sarà un buon esame. L’occasione per capire se quello che abbiamo fatto fino ad oggi ha un senso. Domani troveremo una squadra determinata che vorrà dare delle risposte. Potremo capire chi siamo e cosa vogliamo. Arrabbiato con Pellè? Assolutamente no, sono dispiaciuto. Lui sta facendo la sua carriera e mi auguro che faccia benissimo. Noi siamo aperti ad ogni soluzione. Hoedt? È al primo anno in Italia, sta facendo molto bene, ha la stima dei compagni e questa è una cosa importante, e il fatto che sia in Nazionale lo conferma”.

Giampiero Ventura risponde poi a Sacchi, che sulle colonne della Gazzetta dello Sport aveva criticato il difensivismo della Nazionale azzurra: “Ho avuto due sensazioni: delusione e curiosità. Ho voluto vedere le prime due partite dell’Italia di Sacchi al Mondiale per rendermi conto di cosa avrei sbagliato. E ho visto cose abbastanza deludenti, il primo tiro addirittura è arrivato al 70’. Gioco poco brillante. Allora forse penso si sia confuso con il Milan, allora in quel caso gli do ragione. Penso che nel calcio ci sia bisogno di rispetto, soprattutto per la credibilità che Sacchi si è costruito col tempo. Gli stage? Continueremo a farli. Stiamo ottenendo buoni risultati per quanto riguarda la valorizzazione dei ragazzi che sono venuti, sia a livello sportivo che economico. E alcuni che sono andati allo stage alla fine sono arrivati anche a giocare partite di qualificazione. Per questo non ci saranno variazioni per quanto riguarda questo tipo di percorso.

Poi sui giovani talenti italiani e sul possibile esordio di Donnarumma: “Sono felice di questo, perché ce ne sono molti che hanno le potenzialità di fare bene. Dobbiamo farli crescere con calma perché sono il nostro futuro. In panchina l’età conta poco perché in quel caso la cosa importante è avere idee. In campo invece i giovani sono il carburante necessario per far crescere il movimento. E in questo l’Italia è messa bene. Gerarchie? Ci sono delle certezze, i giocatori di esperienza. Poi ci sono un’infinità di giovani che stiamo aspettando. I presupposti per fare qualcosa d’importante ci sono tutti, poi sarà il campo a parlare. Io sono estremamente fiducioso, perché vedo la voglia e l’umiltà di questi ragazzi, e questi sono aspetti fondamentali per un giocatore”.

Tags: Nazionali



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