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Data: 27/11/2016 -

Venezia-Padova, che partita! Arriva il derby. E l'Appiani si colora di biancoscudato nel giorno della rifinitura

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Domenica. Giorno libero. "Stadio?". Perché no. Ma se la partita è in posticipo lunedì sera, che si fa? Si va allo stadio ugualmente. Anche perché quella non è una ma la partita. O meglio: il derby. Venezia-Padova. Che manca da otto anni. E si sente. Si vede, all'Appiani, stadio storico della città del Santo. Quello della Serie A, quello dei gol di Galderisi, quello del primo sigillo di Alex Del Piero tra i professionisti. Domenica, giorno libero, ma circa 150 tifosi biancoscudati a cantare durante la rifinitura dei ragazzi di Brevi. Perché lunedì in posticipo c'è la partita. Il derby del girone B di Lega Pro.

'Gran signori', in ricordo della Serenissima. Contro i 'dotori' padovani, perché una delle università europee più antiche è proprio quella di Padova. Una sfida anche in cucina. Meglio i bacari veneziani con i loro cicchetti oppure la gallina dei cugini? Gallina sì ma anche spritz. Da provare. Sullo sfondo, le due città. Un giro in gondola affascina tremendamente però il Prato della Valle... è unico nel suo genere, la piazza più grande d'Europa. Venezia e Padova, due mondi. Due squadre con le stesse ambizioni da Serie B: i ragazzi di Inzaghi guarda(va)no tutti dall'alto, i biancoscudati inseguono a meno 4, dopo un avvio di stagione zoppicante. Ora corrono all'inseguimento della gloria. Un po' come i loro tifosi, la domenica pomeriggio in un giorno libero qualunque. "Tutti all'Appiani" a sostenere i propri colori. Anche se il bello deve ancora arrivare. "Venezia, in treno stiamo arrivando" urla la Fattori...



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