Un nuovo inizio. Potremmo definire semplicemente così la nuova avventura di Stefano Vecchi sulla panchina del Venezia in Serie B. Dopo quattro anni e sei trofei alzati sulla panchina dell'Inter Primavera ora è il momento di un nuova sfida. Alla Gazzetta dello Sport, Vecchi, si è raccontato tra il passato con l'Inter "Sono contento di tutto anche di quelle cinque partite tra campionato ed Europa League: credo di aver fatto bene" e il presente al Venezia:
"Inter? Al di là delle vittorie la mia soddisfazione è stata quella di permettere al club di vendere qualche giovane a buon prezzo senza dover sacrificare giocatori importanti della prima squadra. Tacopina e Moratti simili? Sì è vero, sono due persone che hanno molto a cuore il destino del loro club".
Pragmatico e attento, Vecchi non è arrivato al Venezia per stravolgere ma per ripartire dalle sicurezze per poi costruire qualcosa di nuovo: "Al momento è assurdo cambiare le certezze che ha avuto il Venezia finora, quindi ripartirò dal 3-5-2. Poi si potrà passare anche a un più propositivo 4-3-3 se si riesce. Vediamo. Linea verde? Sì, è stata un'idea condivisa con la società: ai veterani pensiamo di affiancare alternative di prospettiva".
Spazio poi a qualche battuta anche sul mercato: "Vrioni? Le sue caratteristiche ci garantiscono soluzioni diverse da quelle esistenti. St Claire? Sono curioso di vedere come se la caverà era titolare nell'Under 19 del Chelsea, l'incognita è l'adattamento ad un calcio diverso. Carillo e Garcia Tena obiettivi di mercato? Sì, come Coppolaro ed Erlic".
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