Simone Zaza e il Valencia, amore a prima vista. Arrivato a gennaio come primo acquisto di Prandelli, ben presto l'ex attaccante di Juventus, Ascoli e Sassuolo si è ritrovato ad essere una pedina fondamentale dell'attacco degli spagnoli. Se ora il Valencia è tredicesimo a quaranta punti, parte del merito va proprio alla punta lucana, autore di 5 reti in 17 partite e apprezzatissimo "lottatore" in tutte le gare.
Tuttavia, intervistato durante il programma Onda Deportiva di Radio Onda Cer, Zaza spera che il piazzamento di questa stagione sia solo un caso: "Il prossimo campionato dobbiamo fare meglio, perché l'attuale classifica non rispecchia il valore del Valencia. Non vogliamo illudere i nostri tifosi, ma dobbiamo cercare di lottare per l'Europa e per un piazzamento migliore".
Il numero 12 torna indietro di 5 mesi e spiega la scelta di sposare il progetto del Valencia: "Prandelli mi ha chiamato a dicembre per chiedermi di venire a giocare qui e io ho accettato subito. Dopo che Prandelli è andato via dal club io sono rimasto un po' spiazzato. Pensavo che la trattativa fosse saltata e invece i dirigenti mi hanno chiamato il giorno dopo, dicendomi di accettare. Io, a prescindere da Prandelli, volevo venire qui. Il mio arrivo è stato un po' complicato, perché una volta arrivato a Madrid, alle 5 del mattino, mi sono accorto che avevo perso la valigia: inizio non facile".
In chiusura si parla della probabile finale di Cardiff, Real Madrid-Juventus: "Nel caso sia la finale di Champions non andrò a vederla. Da italiano tiferei Juventus, dove ci sono tanti amici e compagni di Nazionale, ma nel Real gioca un fratello come Morata. Scelta difficile".