A Madrid Jorge Valdano li ha visti entrambi. Morata era ancora minorenne e giocava nel Real Madrid Castilla, Gonzalo Higuain faceva parte della prima squadra: i due si sono dati il cambio nella Juventus. I bianconeri ci hanno guadagnato dalla staffetta? Secondo l'ex dirigente e giocatore del Real, intervistato da La Gazzetta dello Sport, Higuain in questo momento è il top:
"L’ultima volta che ho visto Morata, all’Allianz Arena di Monaco, ho pensato che se fosse rimasto in campo la Juventus si sarebbe qualificata. Questo per dire quanto stimo Morata, che è un grande attaccante. Ma mentre lui è ancora in fase di maturazione, Higuain è un prodotto finito, una garanzia assoluta e quindi complimenti alla Juventus che nel cambio ci guadagna sicuramente. Dybala-Higuain? Una coppia perfetta, perché sono due giocatori che si integrano benissimo per le loro qualità. Dybala ama il gioco e copre molti spazi, Higuain rifinisce l’azione con i suoi tiri. Non avranno alcun problema a trovare l’intesa perché tra l’altro si conoscono già e mi risulta che abbiano anche un ottimo rapporto fuori dal campo. Sessanta gol? Mi sembra una cifra ragionevole. Higuain può ripetere gli stessi gol che ha già fatto a Napoli e Dybala, vicino a lui, migliorerà ancora e segnerà di più"
Higuain al suo sbarco a Madrid era un "diamante grezzo": "Lo ricordo quando arrivò, nel 2007, insieme con Gago e Marcelo, con Capello come allenatore. Aveva soltanto 19 anni e calcisticamente era un adolescente, ma le sue grandi qualità erano evidenti a tutti. Quello che mi colpì subito in lui, era il suo carattere perché aveva molta voglia di migliorare e quindi non mi sono mai stupito dei suoi progressi, soprattutto a livello tattico di partecipazione al gioco. Né mi sono stupito che abbia avuto successo in un campionato così difficile come il vostro. Higuain ha un tiro potente come tanti, ma è diverso dagli altri perché ha due virtù che appartengono soltanto ai campioni: la decisione e l’intelligenza con cui sa attaccare gli spazi. Nessuno sa segnare come lui, girandosi in un attimo, dopo aver ricevuto il pallone con le spalle alla porta, perché lui la porta la immagina e la vede sempre".
"Pipita" meglio di Batistuta: "Anche Higuain, come Gabriel, ha una grande determinazione e come lui riesce a essere ancora più preciso quando ha meno tempo per pensare, perché ha l’istinto del goleador. E io dico che l’istinto è lo sviluppo immediato dell’intelligenza mescolata alla velocità. Si può dire che Higuain sia ancora più completo e quindi più forte, perché è sempre un attaccante che vive con l’ossessione per il gol, ma che sa anche giocare per la squadra. La sua valutazione, 90 milioni, non mi sorprende, perché oggi Higuain li vale tutti. In fondo i gol hanno sempre determinato i prezzi nel calcio e quindi non mi sembra uno scandalo che sia stato pagato così tanto. Caso mai, lo scandalo è il calcio intero in questo momento, pensando alle cifre altissime che girano nella Premier, difficili da credere".
A Napoli non l'hanno presa bene: "Posso capire i tifosi, ma lui non è un traditore. E’ un professionista che ha scelto il massimo perché aspira sempre al massimo e in questo momento, in Italia, il massimo è la Juventus". Juventus tra le candidate alla vittoria della Champions? "Una delle favorite, perché la prossima Champions sarà ancora più aperta che in passato. Il Real Madrid campione in carica, il Barcellona, il Bayern Monaco e il Manchester City hanno le carte in regola per vincere. La Juventus, però, adesso è salita al livello di questi squadroni. In fondo già due anni fa era arrivata in finale. Nell’ultima edizione, secondo me, la vera finale a livello di spettacolo è stata Juventus-Bayern e come dicevo prima la Juventus ha sfiorato la qualificazione. In Champions, però, come in un Mondiale, non basta essere forti per vincere. Io, per esempio, ero convinto che con Messi e Aguero l’Argentina avrebbe vinto Mondiale e Coppa America. Invece questa grande coppia è stata perfetta soltanto fuori dal campo". Valdano conclude l'intervista con un saluto a Higuain: " “que se vaya sin culpa”. Cioè, che vada alla Juventus senza colpa, senza complessi e senza pressioni. Perché per il resto sono convinto che farà bene, anzi benissimo".