Marco Rossi e la sua Ungheria si qualificano per la terza volta consecutiva (la quinta nella storia della nazionale) alla prossima edizione degli Europei. Decisivo il pareggio all'ultimo respiro contro la Bulgaria. Gli ungheresi passano in vantaggio grazie alla rete di Martin Ádám. I padroni di casa rispondono subito con Spas Delev. Nel secondo tempo, la Bulgaria si porta sul 2-1 grazie al fol di Kiril Despodov. Al 97', però, Aleks Petkov regala - con un autogol - il pareggio alla squadra di Marco Rossi. Un 2-2 finale che vale molto di più di un semplice punto. 15 punti e primato nel gruppo G con zero sconfitte. Con grande merito, l'Ungheria stacca il pass per EURO2024.
La perseveranza batte il talento: Rossi è nel cuore del popolo ungherese
Seconda qualificazione agli Europei in carriera per Marco Rossi. Un altro importante traguardo raggiunto in una carriera che non gli ha mai regalato nulla. "Succede perché noi siamo abituati a soffrire e lottare. È la storia del mondo, chi ha talento arriva in vetta con poco sforzo perché Dio lo ha benedetto, chi ne ha meno come me e qualcuno dei miei deve lottare con unghie e denti per un posto al sole"; queste le sue dichiarazioni al termine dello storico pareggio contro la Francia a EURO2020.
Pensate come una decisione può cambiare completamente il nostro destino. Marco Rossi ci tiene sempre a ricordare da dove viene. Con la consapevolezza che il percorso compiuto è servito ad essere la persona che è oggi. "Se fossi rimasto in Italia oggi sarei a lavorare nello studio di commercialista di mio fratello”. Poi la scelta che gli ha cambiato la vita. Accolto da un popolo che sa cosa significa lottare per un obiettivo.
Ora è tempo di una nuova sfida. Su quella panchina che gli sta regalando emozioni indescrivibili a parole. Per un Paese che lo ha fatto sentire a casa. Per fare la storia, insieme, ancora una volta.