“E’ lì dietro, ci vogliono 5’”, è la risposta che riceve ogni turista di passaggio a Ferrara. Sì, perché da queste parti è tutto a portata di mano, tutto facile. Lo ha scoperto subito anche Patrick Cutrone che con la maglia della Nazionale Under 21 ha segnato il suo quarto gol in quattro partite. Dici poco, per un un ragazzo classe 1998 e che di conseguenza gioca con l’Under addirittura due anni sotto età.
Fare gol, però, è per lui una cosa facile, praticamente alla portata di mano. Un po’ come arrivare dal centro della città di Ferrara - dove c’è la statua del Savonarola - allo stadio della Spal. 5’ a piedi e via. Per Cutrone fare bene nell’attacco azzurro (e non solo) è facile anche se non deve direttamente buttarla dentro. Prima della rete con la quale fissa il punteggio sul 2-0, Cutrone confeziona anche l’assist per il vantaggio (bellissimo) di Parigini. Dopo la doppietta (con tanto di palo in omaggio) contro l’Ungheria e il gol contro la Slovenia a Cittadella, quello contro il Marocco è il centro numero quattro per l’attaccante del Milan con la maglia dell’Italia. Praticamente dopo l’esordio da incubo - per lui come per tutta la Nazionale - a Toledo contro la Spagna, ha sistematicamente timbrato il cartellino. Non a caso ha giocato sempre titolare: unico tra gli attaccanti. Se per l’Italia le gare di questo biennio di avvicinamento all’Europeo casalingo del 2019 sono tutte amichevoli, Cutrone è uno che fa sempre sul serio. Numeri che parlano chiaro. Numeri di un attaccante per il quale il gol è una cosa facile: a Ferrara, ma non solo.
Virginia Robatto