Cengiz Ünder, 20 anni appena e un futuro radioso davanti a se. Il giovane turco sembra aver trovato la sua dimensione a Roma e nella Roma ed ora si prepara ad affrontare una semifinale di Champions che vale tanto sia a livello collettivo che personale. Ma non si accontenta, come nessuno della sua squadra che sembra aver acquisito il carattere del proprio allenatore Eusebio Di Francesco: “Ho vent’anni e posso dire che questo per il momento è il successo più grande che sono riuscito ad ottenere, ma non mi basta. Vogliamo arrivare in finale, ci teniamo molto e ci tengo anche io. Sto vivendo i giorni più felici della mia vita a Roma”. Un pensiero del talento giallorosso va anche agli avversari di domani, in particolare a Momo Salah, che sta vivendo un momento magico con il Liverpool e la cui partenza da Roma ha permesso proprio il suo arrivo nei giallorossi: “Sono molto orgoglioso che la Roma mi abbia scelto al posto di un giocatore cosi importante. Per sostituire un giocatore del suo livello le aspettative nei miei confronti sono alte. Dopo la sosta di Gennaio ho dimostrato il mio valore sul campo”. La prima parte della stagione ha permesso al turco di capire e adattarsi al modo di giocare delle squadre del campionato italiano per poi esplodere nella seconda parte: “Se ad un certo punto ho iniziato a giocare meglio è grazie ai consigli dei compagni e dello staff tecnico. Dalla partita con il Verona mi sono trovato molto bene in campo e sono riuscito a incidere sul risultato. Le mie performance da allora sono cresciute.” Se i compagni hanno aiutato molto a crescere come calciatore, uno in particolare, ormai italiano d’adozione, l'ha aiutato molto con la lingua italiana. Si tratta di Kevin Strootman: “Cerca sempre di parlare con me. Mi fa tantissime domande e aspetta sempre la risposta. Se capisco le parole rispondo, altrimenti giro le spalle e me ne vado.” Piccoli problemi di comunicazione, che spariscono una volta entrati nel terreno di gioco, perchè il linguaggio del campo è sempre lo stesso. Semplice e immediato. E i due si capiscono alla perfezione. Ünder, che è restato ammaliato dalla bellezza di Roma incoronandola insieme a Istanbul come città più bella d’Europa, ha uno spirito d’appartenenza molto grande verso la sua terra natale e ha obiettivi molto precisi: “Voglio giocare in una delle migliori squadre d’Europa e rappresentare il mio paese come Calhanoglu che gioca nel Milan o Tosun dell’Everton. Sono uno di loro ma voglio diventare il migliore lavorando duramente. Io continuerò a rappresentare il mio paese nel miglior modo possibile”. Alla fine si ritorna da dove si era partiti, dalla super sfida contro il Liverpool che vale un sogno e una stagione: “Se facciamo il nostro gioco, ci muoviamo come squadra e seguiamo le direttive dell’allenatore possiamo farcela. Lo abbiamo dimostrato contro il Barcellona. Ci siamo aiutati e abbiamo vinto. Contro il Liverpool vogliamo ripetere la stessa situazione”.
L'intervista completa sul Corriere dello Sport.