Una Joya per gli occhi: questo Dybala è una meraviglia
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Data: 17/09/2017 -

Una Joya per gli occhi: questo Dybala è una meraviglia

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Il gioco di parole era scontato. Come scorrere il tabellino di una partita della Juventus e trovare il suo nome vicino alla dicitura: "gol". Sei partite in stagione, dieci gol divisi in 5 match. Una sola a secco, l'unica in cui anche lui ha steccato come tutti i suoi compagni, a Barcellona: Paulo Dybala è davvero una Joya per gli occhi. Numeri assurdi, sognando e inseguendo il record di Gabriel Omar Batistuta: undici partite consecutivamente a segno. Ad un terzo del cammino, Dybala ha segnato di più (8 a 5) ma mancano ancora sette partite.



Tre a Genova, tre a Reggio Emilia. Come Trezeguet esattamente dieci anni fa. Equità fuori casa per Dybala, due palloni portati a casa in due trasferte stagionali in Serie A. Dedicata a Pinsoglio, terzo portiere bianconero: "Nell'intervallo mi ha detto che avrei dovuto fare tripletta, me lo sono ricordato e sono andato ad abbracciarlo". Mostruoso nella facilità con cui tocca il pallone, con cui fa una giocata, con cui segna. A giro, di punta, su punizione: giocatore totale di una Juventus che sta sempre più affidandosi (positivamente) alle giocate di un folletto argentino che ancora deve compiere 24 anni. Che da quando porta la 10 ha cambiato passo, come un invito a dimostrare il proprio valore.



Invito raccolto come meglio non si poteva. Il calo di Barcellona è legato anche alla forza dei blaugrana, la doppia tripletta e gli otto gol in quattro partite vanno assolutamente interpretati come la normalità. Stato di necessità di una Juventus dybalamente prima a pari merito con l'Inter, stato di necessità di un Dybala juventinamente primo nella classifica marcatori. Da dodici anni (stagione 2005-2006) non c'era un giocatore in gol per le prime quattro giornate consecutive. L'ultimo fu Luca Toni, uno che ha vissuto un'intera carriera per il gol.



Giocatore diverso da Dybala, tecnicamente e tatticamente. Con la Joya trequartista nei numeri ma centravanti aggiunto nei fatti. E regista, ala, interno: ovunque, Dybala. Cento presenze alla Juventus, 52 gol tra tutte le competizioni. Conferma di una naturale inclinazione alla porta, amica dai tempi dell'Instituto di Cordoba alla Torino bianconera, passando per Palermo. Capiteranno le giornate no, capiteranno le giornate in cui non sbaglierà nulla. Come ieri a Reggio Emilia, standing ovation meritata da un Mapei Stadium incantato dai colpi del dieci. Joya per gli occhi, per davvero. E non è solo un gioco di parole.



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