Grande comunicatore, in primis. Un po' showman. Furbo ed estroverso. Nome da calciatore - soprattutto quando il Bacca(glini) che c'è in lui fa pensare all'attaccante in forza al Milan. Fisico ricoperto da tatuaggi - che in uno spogliatoio si farebbe fatica a distinguerlo da uno dei suoi uomini - e trentatré anni portati bene. La descrizione potrebbe depistare facilmente. A maggior ragione con l'entusiasmo trasmesso da quando si trova nel capoluogo siciliano. Paul Baccaglini è il nuovo numero uno del Palermo. Da cinque giorni. E sembra esserlo da molto più tempo. Uomo di tante parole - sperando diventino fatti e concretezza. Ha già rilasciato dichiarazioni a gogo, lanciato e condiviso progetti futuri molto ambiziosi. Cercato di coinvolgere i giovani. Incontrato autorità locali e istituzioni. Ma non solo. Si è concesso passeggiate culinarie tra le vie del centro. Dai pranzi alla Vucciria alle visite all'Università. Passando i pomeriggi al campo d'allenamento "Tenente Carmelo Onorato" - struttura sportiva di proprietà dell' Esercito Italiano ma gestito dalla società Palermo. In zona Boccadi"falco". Da ex "iena", con un' "aquila" (per restare in tema animali) tatuata sul petto la notte prima della sua presentazione ufficiale alla città. Non tralasciando le dirette Facebook, che ne fanno di lui, anche, "Il Social President" tra tutti i presidenti. Perché stare al centro dell'attenzione a lui non dispiace, anzi. La stessa visibilità vorrebbe darla a tutto l'ambiente. Anche a livello Internazionale. Esportando il marchio e rincorrendo la salvezza da conquistare. L'ultima trovata? Un mojito gratis ad ogni gol del Palermo. Provate ad immaginarne le conseguenze - paradosso di lucidità per una squadra che, dovendosi salvare, di gol a segno dovrebbe metterne parecchi. Battuta. Ma se potesse lo farebbe davvero, non abbiamo dubbi. Perché allora si, che diverrebbe una salvezza ad alto tasso alcolico. Non solo di difficoltà. Vista la difficile, ma non irrecuperabile, situazione di classifica attuale.
Contro la "lupa" di Spalletti, la sua prima da presidente. L'ex iena - con curriculum vitae da speaker radiofonico ed ex inviato di Ilary Blasi avrebbe pensato pure di far fuori - tramite l'amica nonché moglie "der pupone" - il numero 10 della Roma, avvelenandolo indirettamente. Altra battuta. Pensate un po' che presidente fuori dalle righe. Ma che per salvare la sua squadra farebbe di tutto. Entro i limiti, si augurano i palermitani più scettici e magari non così estroversi come il loro nuovo numero uno. A poco più di dodici ore, testa a Palermo-Roma. Baccaglini come trascorrerà la "Notte prima dell'esordio"? Proviamo ad immaginare. Notte brava? Beh, da quello visto finora non sarebbe neanche così impossibile. E che domenica sarà con un Palermo-Roma così caldo? Con un presidente così incandescente, più che altro. Col pericolo che, dopo ogni vittoria, potrebbe portare fuori tutta la squadra ed offrire loro mojito a volontà. Non sarà più un inviato della nota trasmissione, ma siamo sicuri non ci sia ancora una iena in lui? Nell'arco dei 90' vorremmo avere tutti gli occhi puntati sul nuovo "Bacca" palermitano. In tribuna ci sarà un presidente versione showman. Chissà se, prima o poi, non lo ritroveremo con un microfono in mano a tenere banco nel pre gara in veste di "Speaker President". Un presidente tutto fare, insomma. Gran comunicatore - ma in attesa di concretezza. Per domeniche da leoni, anzi da "Iene for President".