Una carriera in 720 minuti: le otto migliori partite di Steven Gerrard
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Data: 24/11/2016 -

Una carriera in 720 minuti: le otto migliori partite di Steven Gerrard

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Una carriera, a Liverpool, da 710 partite. Da racchiudere, però, tutta in 720 minuti. Una missione quasi impossibile, selezionare le migliori istantanee di un giocatore glorioso come Steven Gerrard, che ha vinto e appassionato i tifosi di tutto il mondo. Ma d’altronde, a certe imprese, ci ha abituato proprio lui. Così, abbiamo selezionato le otto migliori prestazioni, in onore del suo numero di maglia, disputate dallo storico capitano dei Reds.

#8
Liverpool-Crystal Palace 3-0, Premier League, 5 ottobre 2013.
Better in time
Una stagione maledetta, forse l’obolo da pagare al destino per tutte le clamorose rimonte. Ma il 5 ottobre, contro il Crystal Palace, Gerrard ha riscritto uno dei tanti record. Il suo gol su rigore, del definitivo 3-0, gli ha permesso di andare a segno per 15 campionati consecutivi. Nessuno come lui, nella storia del Liverpool.

#7
Liverpool-Aston Villa 5-0, Premier League, 22 marzo 2009.
La prima tripletta
Una partita come le altre, ma pur sempre una prima volta. E’ in questa occasione, infatti, che Gerrard segna la sua prima tripletta, con due rigori e un calcio di punizione, che arrotondano il punteggio e marcano uno storico traguardo per il giocatore.

#6
Liverpool-Olympiacos 3-1, Champions League, 8 dicembre 2004.
Eroe greco
Fase a gironi, ma con le regole dell’eliminazione diretta. Ultima giornata, a pari punti ci sono Liverpool e Olympiacos che si affrontano ad Anfield. All’andata, i greci ebbero la meglio per 1-0. E subito zittiscono i presenti: Rivaldo su punizione firma il vantaggio. L’ennesima rimonta targata Reds, però, vede il lieto fine. Sul 2-1, che qualifica gli ateniesi, nel finale una sponda favorisce Gerrard, che da fuori area lascia partire un tiro imparabile. “Non è stata la mia miglior partita, ma senza dubbio è il gol più importante della mia carriera” dirà dopo. Senza sapere che poi vincerà la Champions, segnando.

#5
Liverpool-Real Madrid 4-0, Champions League, 10 marzo 2009.
La benedizione di Zidane
Ottavi di finale di Champions League, l’urna ha sorteggiato il Real Madrid. All’andata, gli inglesi vincono 0-1 a Madrid, il ritorno è ad Anfield. Gerrard e Torres sono in serata di grazia: l’ex Atletico apre le marcature, il capitano abbatte gli spagnoli con una doppietta. Prima trasforma un rigore (inesistente), poi sul cross di Babel da sinistra, si avventa con il piatto, per un sinistro di controbalzo che inchioda Casillas. Pochi giorni dopo quella gara, Zinedine Zidane dirà: “Non ha la stessa attenzione di Cristiano Ronaldo o Messi, ma potrebbe essere lui il giocatore più forte del mondo”.

#4
Liverpool-Milan 3-3 (7-5 d.c.r.), Champions League, 25 maggio 2005.
“Come potrei lasciare Liverpool dopo una notte come questa?”
La finale di Champions League più incredibile di sempre, che il Milan perse ai rigori, lo vide protagonista. Nel primo tempo, Kakà lo fa ammattire. Nella ripresa, scuote i suoi, a parole ma soprattutto a fatti, quando al 54’ sulla punizione di Riise trova un incredibile stacco che lascia Dida immobile. Nella serie di rigori non arriva a calciare, perché al Liverpool ne servono solo quattro per avere la meglio dei rossoneri e aggiudicarsi la coppa. A fine partita, scacciò tutte le possibili voci di trasferimento con la fatidica frase.

#3
Liverpool-Everton 3-0, Premier League, 13 marzo 2012.
Merseyside hat trick!
Esistono partite importanti, esistono rivalità storiche. Poi ci sono i derby. E quello della Merseyside, tra Liverpool ed Everton, è uno dei più accessi del calcio mondiale. Nella stagione 2011/12, la gara d’andata si gioca a Goodison Park: Suarez e Carroll castigano i rivali. Ad Anfield l’opportunità di chiudere la stagione con un doppio successo. Un lavoro per Gerrard: un dolce sinistro a giro, un destro tonante, un semplice appoggio in rete a porta vuota. E la tripletta, nel derby di Liverpool, è servita. Meglio di lui, nella stracittadina, soltanto Ian Rush che nel 1985 ne fece addirittura quattro.

#2
Liverpool-Napoli 3-1, Europa League, 4 novembre 2010.

The importance of being Captain
I Reds sono sotto nel punteggio al 45’, dopo il gol di Lavezzi che gela Anfield. Ma quando all’intervallo viene segnalato l’ingresso in campo di Gerrard, lo stadio si accende e si diffonde la consapevolezza che in un modo o nell’altro andrà tutto per il meglio. Il Napoli ha difficoltà a reggere l’urto, ma tiene: il numero 8 sbaglia due volte, per poi andare a segno alla terza, quando una disattenzione difensiva lo favorisce sotto porta. E’ l’inizio di uno splendido one man show: su rigore la doppietta, il capolavoro è nella terza rete. Un altro errore degli azzurri lo mette davanti a De Sanctis. Finge la conclusione di potenza, poi sceglie quella di fino, con un delicato tocco sotto che stende il Napoli. Il segreto di questa freddezza? “Determinazione e desiderio: quando si fa una giocata del genere, la classe non conta troppo, ma bisogna credere e sperare che quel pallone vada dentro”. Parola di Gerrard.

#1
Liverpool-West Ham 3-3 (6-4 d.c.r.), FA Cup, 13 maggio 2006.
Principe di Galles
Al Millennium Stadium di Cardiff si disputa la finale di FA Cup. Ma secondo un copione già noto, l’inizio del Liverpool è scioccante. Subito sotto di due gol, i Reds accorciano con Cissé. Il pareggio arriva con un destro a volo all’incrocio di Gerrard. Gli Hammers tornano avanti col tiro-cross di Konchesky, ma mancano ancora 25 minuti. Gli sforzi sembrano vani, quando in pieno recupero il Capitano calcia da 35 metri un pallone che solo dai suoi piedi può ricevere la traiettoria giusta per insaccarsi. Freddo dal dischetto nella serie di rigori, si aggiudicherà anche questa competizione.



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