La prima volta non si scorda mai. E la serata del Tombolato di Cittadella sarà il più bel ricordo azzurro per ben quattro protagonisti di questa nuova Under 21. Cutrone, Favilli, Chiesa e Orsolini tutti al primo gol con gli azzurrini. Le stelle più attese non hanno tradito i tanti tifosi sugli spalti. Una bella serata di calcio. Una vittoria netta (4-1) per i ragazzi di Di Biagio, aiutati, va detto, da una Slovenia davvero poco competitiva.
Quattro prime volte per quattro marcatori diversi, ma con un protagonista più degli altri: Patrick Cutrone. E’ già il simbolo di questa Nazionale e l’entusiasmo contagioso dei tifosi alla lettura delle formazioni ne è il manifesto. Dopo essersi preso il Milan, l’attaccante rossonero si prende anche l’Under 21. Gli sono serviti 21’ per sbloccare il risultato, ma per tutto il primo tempo ha tenuto in perenne apprensione la difesa slovena. Sponde, scatti e tiri. L'attacco azzurro sembra già dipendere da lui. E l'ormai consolidata collaborazione dell'amico Locatelli ha fatto il resto. Lancio del primo, gol del secondo. Come a Skopje con la maglia rossonera. Una rete da prima punta vera, difesa del pallone con il corpo e stoccata di destro sul primo palo. L’ennesimo segnale per Montella. Lui per il Milan c’è e se la gioca alla pari con Kalinic e Andre Silva. Perché sa fare, forse, l’unica cosa che conta per un attaccante. Segnare. (Quasi) sempre.
Serata di festa anche sull’asse Ascoli-Firenze-Bergamo. Primo gol in Under 21 per il trio Andrea Favilli, Federico Chiesa e Riccardo Orsolini stelline attese in questa nuova avventura azzurra, ma con un ruolo più centrale rispetto a Cutrone. Il primo vero e proprio faro dell'Ascoli di Fiorin, mentre il secondo diventato il volto giovane e giocatore cardine della nuova Fiorentina di Pioli. Dieci minuti sono serviti alle due ali di Di Biagio per chiudere il risultato contro la Slovenia. Al 27' Favilli con un gol di testa su angolo di Verde e dieci minuti dopo Chiesa. Scatto sulla fascia sinistra, rientro e tiro a giro sul secondo palo, per quello che potrebbe diventare il marchio di fabbrica del numero 25 viola. Secondo tempo che perde d'intensità e diventa teatro della girandola di cambi azzurri. La Slovenia ne approfitta e al 52' del secondo tempo segna il gol del 3-1 con Kramaric. All'82' l'ultima "prima volta", questa volta per il giovane attaccante dell'Atalanta che segna il definitivo 4-1 con una zampata ravvicinata nell'area slovena. Prima del fischio finale l'ultimo sussulto con Murgia che stampa il pallone sulla traversa da quasi 40 metri.
C'è da lavorare per Di Biagio, questo è indubbio. Dietro ci sono da registrare automatismi e affiatamento. Davanti la classe dei singoli aiuta a far girare il tutto. Il biennio che porterà agli Europei casalinghi è appena iniziato, ma forse il vero handicap di questa Nazionale sarà la totale assenza di competitività delle gare di preparazione. Siamo paese ospitante insieme a San Marino e quindi qualificati di diritto. Per due anni saranno tutte amichevoli, senza nulla in ballo. Dovrà esser bravo il CT a creare continuamente quell'intensità e voglia di migliorare, punto cardine di ogni gruppo vincente.