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Data: 16/03/2017 -

Un magnate, un Principato e tanti gol: ‘oui’, questo Monaco è davvero reale

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L’energia di domani, raccontata oggi. ‘Remontada’ contro il City, et voilà: les quarts. In una parola: Monaco. La ricchezza di Montecarlo a servizio del pallone. Un piccolo stato sovrano adesso di nuovo grande, soprattutto nel calcio. Anche lì, in Champions League. Per credere, domandate a Guardiola: out. Eliminato. Fuori agli ottavi. Già, c’è sempre una prima volta. Altra storia, invece, quella del collega Jardim. Solo un outsider, fino a poco tempo fa. ‘L’entraineur le plus sous-coté en Europe’. Traduzione: sottovalutato. Ma ora non più. E la piazza si trasforma. Certo, il fascino originario rimane: il Palazzo del Principe, il Casinò, gli Yacht e tutti i gioielli della Belle Epoque. Lusso a palate, sì. Affari e jet-set. Bene, cosa manca? Al tour del Principato dobbiamo aggiungere una tappa: lo stade Louis-II. 18 523 posti a sedere. Un piccolo salottino, sobrio ed elegante. Mai una bolgia, sia chiaro.

I FATTI

Il Monaco comanda. Con o senza tanti tifosi al suo seguito. Primo ovunque, capolista in Ligue 1 e ora tra le otto squadre più forti d’Europa. Forse la più bella. Esagerazione? No, parlano i numeri. Due fattori in particolare: i gol e l’età. Il primo: quello di Jardim è l’undici più prolifico d’Europa. In rete 84 volte in campionato. Per intenderci, il Barcellona in Liga ne ha segnati 77. Scusate se è poco. Secondo dato: l’età. Una media di 24.7 anni. Ancora, ‘scusate se è poco’. Di segnali dal futuro ce ne sono eccome. E la trama lascia presagire un gran bel lieto fine. L’inizio, però, è da ricercare in una cornice lontana dal campo. Perché prima di Jardim, viene lui: il Sig. Dmitri Rybolovlev. Oligarca e magnate russo, proprietario del 66,66% del club.

LE PRESIDÉNT

Tutto merito di un … divorzio. Allenatori cacciati? Fuori strada. ‘Colpa’ della moglie. Tradita e danneggiata. E via di accuse per Dmitri: imputato di infedeltà e serate a luci rosse nel suo yacht. Finale? Chi sbaglia, paga. Sì, gli alimenti. 534 milioni di euro alla bella Elena. Una separazione totale, tra pratiche ed avvocati, di 3,29 miliardi. La metà del patrimonio del presidente. E così, asciugato dalla ex moglie, Dmitri cambia politica societaria. Il segreto? Vendere incassando. Accortezza. Per poi destinare le risorse al potenziamento del vivaio. Appoggiandosi ad un efficientissimo sistema scouting. Piccolo flashback: Rybolovlev compra il Monaco nel 2011. Obbiettivo? Tirare fuori la squadra dalle secche della Ligue 2. Detto, fatto: Claudio Ranieri al timone e ritorno tra i grandi. In estate via con i primi acquisti: James Rodriguez e Joao Moutinho scippati al Porto. Kondogbia dal Siviglia e un certo Radamel Falcao. Tutti riceduti, vedi Martial: 50 milioni e impacchettato per il Manchester United. Soldi a go-go. Poi, nel 2014, fine della pacchia. La signora Elena detta legge: spending review. E cessioni, soprattutto. Rivoluzione francese 2.0. Dall’esperto Ranieri al giovane Leonardo Jardim.

IL JARDIM PENSIERO

Un perfezionista. Moduli? Certo, 4-4-2 modellabile. Ma c’è di più: questione di filosofia. Difesa compatta e palla trasmessa subito al centrocampo. E l’età media dietro si alza: Glik e Raggi, centrali plasmati dalla Serie A. Efficacia, vero Aguero? Ieri paralizzato proprio dall’ex Empoli. Ah, i terzini: Mendy e Sidibè. Il secondo strappato quest’estate al Lille. Un motorino. In mezzo, poi, quanta roba. Due assi: Fabinho e Bakaioko. Ieri decisivi, entrambi in gol. Duttili e con tempi d’inserimento chirurgici. Bernardo Silva e Lemar sono due esterni meravigliosi. 20 centri in due, giocatori totali. E infatti piovono cross a valanga. Il 75% della azioni viaggia sulle corsie laterali. Ieri due palle in mezzo e due gol. Sì, adesso arriviamo a quei due.

POTERE ALL'ATTACCO

Da dove cominciamo. Oui, Mbappé. Una bomba. Paragoni? “le petit Robinho”, scrivevano quando aveva dieci anni. Adesso, ancora meglio: ‘è il nuovo Henry’. Nostalgia. 1 gol ogni 93 minuti. Decisivo all’andata e ieri al ritorno. Lo sa bene il City. Ylian rifiutò il Real Madrid a 14 anni, meglio crescere a casa propria. Il più giovane esordiente nella storia del Monaco – 2 dicembre 2015 contro il Caen – e il più giovane marcatore, battendo proprio Henry. Potenziato dall’altro fenomeno, più vecchio ma rigenerato da Jardim: Radamel Falcao. Ceduto e poi ripreso. Scoperto di nuovo re del gol a trent’anni. El Tigre è il vero leader del gruppo.

FUTURO

Equilibrio d’oltralpe spezzato. Sceicco vs magnate russo. Battaglie a suon di milioni. Ma in Ligue 1 ora il Monaco supera e distacca il PSG. Ah, si: la Champions. Rimonte al contrario, risultati opposti. “La Juve da evitare nei quarti? La Juventus è un avversario molto forte, l’abbiamo già affrontata ma a questo punto qualsiasi squadra pescheremo a Nyon sarà un avversario fortissimo”. Esatto, 2014: erano proprio i quarti di finale. Jardim fu eliminato da Allegri. E ora, sarà ‘revenge’?



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