Nell’ultimo europeo in Francia hanno stupito tutti e coinvolto ogni singolo tifoso con la loro tipica danza, il Viking Thunder-Clap. Due anni dopo, l’Islanda si prepara a una nuova avventura internazionale, questa volta al Mondiale. Quella della squadra allenata da Hallgrímsson (che nella vita fa il dentista) è una vera e propria favola. Per la prima volta giocherà la fase finale di un Mondiale in Russia, diventando così lo stato più piccolo della storia a partecipare a questo torneo. 340 mila abitanti appena - nonostante il boom di nascite dovuto anche ai successi ottenuti nell’estate del 2016 proprio in Francia - meno di quelli di città come Bari, Firenze o Bologna; una nazione piccola che però vuole essere grande e fare ancora qualcosa di inaspettato sui campi da calcio.
Pensando a questo, l’Islanda ha così deciso di chiamare a raccolta tutti i tifosi del paese. Anzi, proprio tutti gli appassionati di calcio del mondo, senza distinzioni di provenienza né di tifo. Chiunque può diventare parte del #TeamIceland. A promuovere la curiosa iniziativa è il presidente Guðni Thorlacius Jóhannesson insieme alla moglie Eliza Reid. Vestiti con la maglietta islandese, il capo di stato e la first lady si sono messi a palleggiare in un video-invito con uno slogan chiaro e diretto.
“Cari tifosi, la nostra squadra sarà presto al centro della scena mondiale per la sua partecipazione alla Coppa del Mondo. Siamo molto fieri della nostra Nazionale, tifate Islanda con noi! Che si vinca o che si perda ciò che conta è la grande trepidazione che accompagna un evento così… Anche se siamo piccoli. Siete i benvenuti, venite a festeggiare con noi; non importa dove vivete, ciò in cui credete. Noi vi facciamo un posto nella nostra squadra”. Una simpatica chiamata a raccolta per tutti i tifosi del mondo, a partire da quelli italiani visto che non avranno alcuna nazionale da tifare in Russia.
Ma non è finita qui. Per far parte del team islandese è possibile andare sul sito (creato apposta) Inspired by Iceland, scegliere il proprio nome islandese e creare così una maglia virtuale per partecipare all’estrazione di un viaggio in Islanda. Tutto organizzato e studiato nei dettagli, chiunque voglia registrarsi potrà anche sfruttare l’onomastica del paese: ricordiamo che i cognomi di figli e figlie di abitanti islandesi seguono uno schema preciso e corrisponde al nome di battesimo del padre + son (come Sigurdsson, Gudmundsson e via dicendo). Per le femmine nome di battesimo del padre + dóttir.
Al 18º posto nel ranking FIFA, appena quattro posizioni dietro l’Italia, l’Islanda ha voglia di crescere ancora sfruttando gli investimenti su strutture e sulla formazione di giovani calciatori che l’hanno portata ad essere più di una mascotte nelle grandi manifestazioni. A dimostrarlo sono i risultati ottenuti nell’ultimo Europeo. Il meglio sta a Reykjavik, dove oltre alla natura c’è anche una splendida realtà calcistica pronta a crescere ancora… Anche grazie all’appoggio dei nuovi tifosi virtuali che aumenteranno la comunità islandese in Russia.
Pochi abitanti, i vichinghi "cercano" tifosi: l'Islanda era partita come una cenerentola a Euro 2016 e ha finito per attirare i tifosi di ogni nazione; la volontà è quella di ripetersi anche in Russia. Quando è arrivata la qualificazione al Mondiale nella capitale sono partiti i fuochi d’artificio e chissà cos’altro potrà accadere se la squadra dovesse centrare la prima storica vittoria nel torneo. Grandi obiettivi per una piccola realtà desiderosa di crescere e pronta ad ospitare qualsiasi “straniero”. Tutti possono tifare Islanda, basta accettare l’invito del presidente, mettere il proprio nome sulla maglietta e “appoggiare” la più piccola nazionale che abbia mai partecipato a un Mondiale. Con la speranza di poter anche volare in Islanda per festeggiare.