Prosegue il caso di presunto razzismo dopo la sfida fra Italia e Svezia Under-21 dello scorso 12 ottobre. La Uefa stessa ora ha aperto un’indagine per accertare i fatti al termine della gara.
Aperta un'indagine ufficiale dalla Uefa
Nella serata di oggi il comunicato della Uefa ha confermato l’apertura di un’indagine sull’episodio: “In accordo con l’articolo 31(4) del regolamento disciplinare della Uefa, ad un ispettore etico e disciplinare Uefa è stato assegnato il compito di condurre un investigazione disciplinare per quanto riguarda l’incidente che sarebbe accaduto nella sfida fra Italia e Svezia del 12 ottobre 2021, valida per le qualificazioni agli Europei Under-21 2023”.
La ricostruzione dell'accaduto
La sfida, giocata martedì all’U-Power Stadium di Monza e valida per le qualificazioni all’Europeo di categoria del 2023, è terminata sul punteggio di 1-1: al gol di Lucca per l’Italia ha risposto Prica per la Svezia nei minuti finali.
L’episodio in questione riguarda però Anthony Elanga, classe 2002 del Manchester United. L’esterno sinistro ha comunicato alla propria federazione di aver ricevuto degli insulti razzisti da un avversario al termine della sfida.
La risposta della Figc: "Smentiamo nella maniera più assoluta"
La Figc aveva categoricamente negato l’episodio: "In relazione a quanto riportato dalla Federcalcio svedese sul proprio sito e ripreso da alcuni Media, la FIGC smentisce nella maniera più assoluta che un calciatore della Nazionale Under 21, durante la gara Italia – Svezia disputata ieri a Monza, abbia espresso offese a sfondo razzista nei confronti di un avversario, episodio tra l’altro che, da quanto ci risulta, non è stato riscontrato dagli ufficiali di gara o dal delegato UEFA”.
"Tuteleremo la nostra immagine. Condanna totale al razzismo"
"Auspicando che gli organismi competenti facciano chiarezza tempestivamente sul caso, come emerge dalle immagini televisive trasmesse da Rai 2 ieri e tuttora disponibili su RaiPlay, dopo il gol del pareggio, al 92’, due calciatori svedesi esultano a lungo per la rete realizzata e vengono richiamati dai calciatori italiani a riprendere il gioco velocemente. Ribadiamo che nessuna offesa a sfondo razzista è stata pronunciata prima, in quel momento o successivamente e che la FIGC tutelerà, in tutte le sedi competenti, la propria immagine e quella dei propri calciatori.
La FIGC, al contempo, ribadisce l’impegno profuso costantemente da tutto il calcio italiano e in particolare dalle Nazionali, attraverso numerose iniziative, per il contrasto al razzismo e condanna ancora una volta qualsiasi insulto discriminatorio o episodio di violenza".