Una scelta a sorpres quella di Julio Velzquez, ma come spiegato anche dal direttore generale dell'Udinese, Franco Collavino, quella di puntare sull'allenatore stata una scelta di cambiamento verso un calcio più tecnico e innovativo. Velazquez da parte sua si è detto pronto e orgoglioso di cominciare questo nuovo progetto e convinto di poter ottenere risultati proponendo un calcio molto positivo. A prendere la parola per primo è stato il dg dell'Udinese che ha detto:
"Abbiamo scelto lui perché vogliamo creare un progetto di calcio diverso e innovativo. Vogliamo proporre un'idea di calcio per creare un progetto forte e valido che ci regali soddisfazioni e risultati che negli ultimi anni sono un po' mancati. Lo stavamo seguendo già dall'estate scorsa. Poi siamo arrivati con queste tempistiche firmando il contratto nella giornata di ieri perché c'erano varie cose da sistemare.
Tanto spazio però al protagonista di giornata, Julio Velazquez che ha parlato delle sue idee di gioco, dei suoi obiettivi e dell'importanza di tornare a dare gioie ai tifosi dell'Udinese:
"Vorrei ringraziare la società che mi ha coinvolto in questo progetto dove è stato coinvolto oltre a me anche il mio staff. Sono molto contento e non vedo l'ora di iniziare. Perché ho scelto l'Udinese? Credo che la Serie A sia uno dei migliori campionati in Europa e del mondo. Poi l'Udinese è un club con grande storia e tradizione. E' stata importante soprattutto la famiglia Pozzo che mi ha fatto sentire molto importante e il progetto che mi hanno proposto mi ha intrigato molto e mi ha trovato d'accordo.
Che tipo di calcio proporrò? Il calcio italiano è un calcio molto tattico e intenso, io voglio proporre un calcio sì estetico ma che ottiene dei risultati. Voglio che la mia squadra proponga calcio contro qualsiasi avversario. Conosco molto bene la squadra e i giocatori, ho seguito la squadra quest'anno e ho visto una squadra con grandi potenzialità. La prima intenzione è sviluppare queste potenzialità per creare una squadra unita e compatta. Ho visto una squadra versatile e che si adatta a varie esigenze tattiche. La mia squadra deve puntare a vincere, a giocare e farlo con vari sistemi di gioco.
Sicuramente è importante considerare le personalità dei giocatori, ma non devono giocare da soli, ma di squadra. Il mio compito sarà quello di fare un calcio da protagonisti e far si che le individualità dei giocatori vengano messe tutte assieme in un sistema di gioco funzionale e che possa permetterci di crescere e ottenere risultati. Compito gravoso dopo le ultime stagioni negative della squadra? Sì, ma io ho una mentalità positiva e ottimista. Do importanza al passato, ma per migliorare e imparare non per essere pessimista. Io sono in una grande società, ho tante possibilità e devo essere positivo su quello che deve essere il nostro futuro e il nostro presente. Non mi posso guardare indietro ed essere pessimista. Dobbiamo avere un atteggiamento positivo.
Il calcio come la vita è in continua evoluzione. Io considero il calcio come la vita di tutti i giorni, dove tutto è in continuo movimento. Ai tifosi non voglio promettere nulla solo che lavoreremo tanto e bene per dargli delle soddisfazioni. Loro sono la cosa più importante del calcio, voglio che si sentano parte di una squadra: lavoreremo con orgoglio, disciplina e onestà Io voglio che i tifosi si sentano orgogliosi della loro squadra e che in qualche modo si identifichino in noi. Quando ho saputo dell'Udinese? Come ha detto il direttore è da molto tempo che so che mi seguono, avevo già avuto dei contatti. Ho visto giocare la squadra durante questa stagione perché mi piace essere aggiornato su tutti i maggiori campionati europei. In questi giorni poi ho rivisto tutte le partite della scorsa stagione per documentarmi ancora meglio sui giocatori".