Con la sua Udinese si prepara ad affrontare il Milan nel posticipo della domenica, alle 20:30. Seko Fofana da tre anni veste la maglia bianconera e a Udine ha trovato la sua tranquillità e sulle pagine della Gazzetta dello Sport ha parlato del momento che sta vivendo con la squadra di Velazquez, ma anche dei rossoneri avversari di giornata e della sua vita in cui il calcio ha avuto un ruolo fondamentale.
L’ivoriano inizia parlando della sua posizione in campo: “Amo giocare mezz’ala. Non importa se in un centrocampo a tre o a due, lì decide l’allenatore. Stiamo facendo bene, solo con il Napoli è stato difficile. Per me è l’anno della svolta. Sono ambizioso, ho obiettivi, sogno una grande carriera. Sto giocando come il primo anno, come ho fatto fino a quando non mi sono rotto il perone nel marzo 2017 contro la Juventus. È stato il momento più difficile a livello di calcio”.
La vita lontano dal terreno da gioco invece non è mai stata semplicissima: “Durissima - continua Fofana - ma io avevo in testa solo il calcio e ce l’ho fatta. Sono nato a Parigi e lì vive alla mia famiglia. Sono cresciuto con mia madre, i miei sono divisi. Alcuni amici sono finiti male e con le mie parole, senza aiuti economici, penso di aver salvato il mio più caro amico della droga. Un giorno vorrei fare qualcosa di benefico. Amo Parigi e tifo ancora PSG, anche se c’è troppo traffico quando posso ci vado. Se un giorno dovessi scegliere in che squadra andare dico Manchester City. Ci sono stato e ce l’ho in testa”.
“Un giorno vorrei giocare le coppe europee. Ho conosciuto Yaya Toure, il mio modello. Era un mito, ora è un amico. Per quanto riguarda la nazionale, la Costa d’Avorio ha cambiato tanto, siamo giovani, vogliamo il prossimo Mondiale, dobbiamo tornare protagonisti in coppa d’Africa. Da luglio c’è un nuovo tecnico. Ripartiamo. Non ho mai conosciuto Drogba, ma fatto tanto per il nostro paese”. Tornando poi all’Udinese, questa l’analisi della stagione fino ad ora: “Siamo più squadra, questo è cambiato rispetto allo scorso anno, siamo più amici tra di noi fuori dal campo. Il ritiro in Austria è stato ottimo”.
“Io frequento De Paul e Wague, sono quelli con i quali ho legato di più. Viva la mia vita serenamente, mi piace stare in famiglia e mio figlio va alla scuola inglese. Vedo tanto calcio, inglese, spagnolo, Champions. Ascolto musica e ho fatto la playlist per l’Udinese su Spotify. Gioco alla play e ho Messi ma qualche volta mi schiero”. In campo contro il Milan Fofana sfiderà gli amici Bakayoko e Kessie: “Con Frank siamo sempre in contatto, lui è forte anche fisicamente, corre, fa gol. Contro Bakayoko ho giocato da quando ero in Francia. Sanno entrambi che mi devono portare le maglie. Purtroppo non si potranno fermare, e io vorrei andare presto a Milano a trovarli”.
E ancora: “Sarà una gara difficile ma vogliamo fare punti. Io per segnare uso da sempre tutti e due i piedi, più il destro, ma sa che a volte tiro meglio di sinistro… Un giocatore che ammiro in Serie A? I soliti big, ma mi piace tanto Quagliarella”.