Nel pomeriggio la visita a ciò che resta del Ponte Morandi, trattenendo a stento le lacrime e commuovendosi di fronte alla tragedia che ha colpito la città di Genova lo scorso 14 agosto; in serata, la conferenza stampa in vista della sfida amichevole di domani sera al "Ferraris" contro l'Italia di Roberto Mancini. Andriy Shevchenko, ct dell'Ucraina, ha parlato così del match che attenderà i suoi a Marassi, soffermandosi in primis sui toccanti momenti vissuti nel primo pomeriggio odierno:
"Abbiamo visitato anche noi il ponte oggi, cercando di stare vicino al popolo italiano e ai genovesi in questa terribile tragedia. Mi sono emozionato anche io a vedere una cosa del genere: sono morte tante persone, ci sono tantissime persone senza abitazione. E' difficile trovare parole, l'Italia è stato un secondo paese per me e le sono vicino in questo momento".
Siamo vicini alla città di Genova e a tutti gli italiani @FFUKRAINE pic.twitter.com/E29rke4H71
— Andriy Shevchenko (@jksheva7) 9 ottobre 2018
Poi, spazio alla gara di domani: "Sono molto contento di tornare in Italia, paese che mi ha dato tanto. Cercheremo di mettere in campo una squadra competitiva, nonostante abbiamo qualche problema: in questa fase è molto difficile trovare equilibrio con i giocatori. Non avremo Yarmolenko, per il resto vediamo stasera: vogliamo fare comunque una buona partita, ci teniamo tanto. Italia in difficoltà nel ruolo del centravanti? Ci sono molti giocatori infortunati, l'Italia è piena di talenti. Forse non hanno trovato ancora un giocatore in attacco che dia un significato importante, ma l'Italia ha sempre buoni giocatori: ad esempio, ce n'è uno al Milan che sta facendo bene (Cutrone, ndr). Ci sono comunque delle potenzialità nell'Italia, bisogna dare un po' di tempo".
Sulla propria Nazionale e sull'acquisizione del Monza da parte di Berlusconi, infine: "Ho portato tanti giocatori dello Shakhtar in Nazionale perchè è la squadra più forte: tanti sono forti, ma purtroppo non giocano titolari. Vedo comunque molta volontà nei ragazzi: è un orgoglio per me allenare la mia Nazionale. Abbiamo un compito importante. Quando sono arrivato dopo l'Europeo del 2016 non fu facile per me: i giocatori erano giù, abbiamo dovuto lavorare tanto, dare sicurezza e cambiare gioco: anche per questo ci vuole tempo. Abbiamo perso contro una Croazia fortissima, però ci abbiamo provato, giocando ottime qualificazioni. Ora abbiamo trovato certezze, alcuni giocatori hanno reagito bene e questo mi fa guardare il futuro con occhio positivo. Il nostro obiettivo è qualificarci ed essere competitivi. Io in panchina al Monza? Ho fatto i complimenti a Berlusconi per questa nuova, coraggiosa avventura. E' bello che il presidente sia ritornato nel calcio insieme a Galliani. Abbiamo scherzato tanto su questa questione della panchina: io ho un impegno con la Nazionale e voglio fare un buon lavoro qua portando l'Ucraina all'Europeo".