“Sia noi che la Roma se siamo arrivati qui è perché ce lo siamo meritato”. Sorriso stampato sul volto, battute in serie per uno show con il traduttore e la platea che ha strappato sorrisi e applausi. Ma nella testa di Jurgen Klopp, quando si parla di campo, Le idee sono chiare. L’obiettivo è la finale, sia per la Roma che per il Liverpool. Perchè se lo sono meritato, per il percorso fatto e per gli avversari che hanno battuto. Ora nei 180’ sarà battaglia per conquistarsi Kiev: “I nostri percorsi fanno capire che non è impossibile arrivare a questo punto. Mi ha stupito la rimonta della Roma contro il Barcellona, non il fatto che l’abbia battuta. Ma proprio il fatto che sia riuscita in questa rimonta fa capire il livello dei giallorossi”.
Timore nessuno, rispetto quello sì. “Ammiro la Roma e ammiro Di Francesco. Hanno ingaggiato Monchi, venduto alcuni giocatori così come noi Coutinho. Non è cambiata la mia percezione della Roma dopo la gara con il Barcellona. Guardo spesso il calcio italiano, mi piace farlo e poi conosco bene Dzeko. Hanno un gruppo molto forte, giocatori con grandi qualità in ogni reparto. Dall’attacco fino alla difesa. Poi Di Francesco avrà tutti a disposizione e in forma, dopo averne fatti riposare 7-8 nell’ultima gara di campionato. Per tutte e due sarà un’occasione fantastica, non siamo abituati a giocare semifinali di questo tipo. Sarà una bella partita, soprattutto per l’emozione che susciterò in molti giocatori in campo”.
Emozioni che avrà sicuramente Mohamed Salah, ex della partita e pericolo numero uno per la difesa della Roma: “Surreale per Salah giocare contro la Roma? Nel calcio questo succede spesso. Però per lui sarà un’occasione speciale, continua a seguirli e conosce bene tutti i suoi compagni. E grazie in parte alla Roma che lui è il giocatore che abbiamo qui oggi. Noi sappiamo che giocherà da professionista. Poi sappiamo tutti che i difensori delle squadre italiane non giocano in maniera amichevole e Momo capirà che domani non saranno più compagni di squadra . Loro giocheranno per fermarlo, lui cercherà di far vedere di cosa è capace”. Così come sarà una sfida tra Di Francesco e Klopp, il tedesco preferisce scherzarci sopra per le similitudini tra i due: “Siamo uguali perchè entrambi portiamo gli occhiali. Poi io sono meno in forma di lui. A parte gli scherzi, abbiamo avuto un percorso simile. Veniamo entrambi da piccole squadre. Lo stile di gioco non credo sia molto simile, ma lui ama il calcio e fa giocare bene squadra”.