"Parlare già di entusiasmo decaduto... Mi sembra di stare a Roma. Sta a noi riportare entusiasmo, ritrovando la spensieratezza, non solo spregiudicatezza. Mi auguro che da domani si veda un squadra con rabbia e desiderio di fare male agli avversari. Voglio una gara gagliarda".
Alla vigilia dell'esordio stagionale in Champions League, Eusebio Di Francesco analizza così il momento della sua Roma in vista della gara di domani al Bernabeu contro il Real Madrid: "Non avendo Ronaldo è ancora più squadra, si muovono anche loro in pressione, più aggressivi.
Sono molto più continui. E' una squadra che non ha perso le proprie qualità. Noi dobbiamo avere la capacità di migliorarci, nonostante le pecche.
Siamo mancati nella fase difensiva. E in questa gara dobbiamo difendere meglio di come abbiamo fatto nelle ultime partite.
Real senza Ronaldo? Siete tutti molto frettolosi nel volere dei giudizi. Questo Real a me piace, Asensio mi piace tantissimo. E' il futuro del Real per qualità tecniche ed un insieme di cose. Lavora benissimo per la squadra e per i compagni. Il Real nella sua vita calcistica si è fatto riconoscere come Real e non 'Real-Ronaldo', per questo andrà avanti come ha sempre fatto. Ma mi auguro non domani.
Dzeko? Ci darà una grossa mano. Quello che ci preoccupa è la fase difensiva. Lavoreremo meglio tutti quanti, ed è giusto dare maggiore solidità dietro. Il problema è da risolvere tutti insieme, da squadra.
Il giocatore più pericoloso del Real Madrid? Sergio Ramos è un difensore, un centrocampista e un attaccante, sa fare tutto con grande qualità ed è veramente forte.
Formazione? Potrei sorprendere. Ho tanti pensieri, tanti desideri. Devo decidere in modo ponderato. E' insidiosissima come partita, ma è di quelle che vuoi vivere sempre. Spero si riaccenda l'anima di questa Roma, a prescindere dal sistema di gioco.
Cristante e N'Zonzi possono coesistere. domenica è stata fatta una scelta dettata dal fatto che nel primo tempo abbiamo subìto le imbucate degli avversari. Delle difficoltà difensive le avevamo già avute. Questo non deve spostare gli equilibri della squadra che dovrà restare corta comunque.
Perotti? Andrà in panchina. Qualcun altro andrà in tribuna.
Devo fare delle scelte quando siamo in tanti. Non è un momento brillante in generale ma bisogna fare delle scelte. A volte comunque la tribuna fa bene anche a quei giocatori che si credono già maturi.
Kluivert? Faccio un discorso generale di crescita, non sulla partita di domani. Lui deve lavorare e migliorare tanto nei movimenti. E' di grande istinto e con grandi mezzi e sono sicuro che farà grandi cose. Dirvi ora che farà una Champions importante è prematuro. Ricordiamoci che è un '99.
Lo sputo di Douglas Costa a mio figlio Federico? Sono indignato personalmente per quello che ho sentito da presunte parole dette da Federico o sui social. Quando alla fine è stato lui a prendere uno sputo, umiliazione unica. Lui invece è stato un grande uomo e io sono orgoglioso come padre. L'unico che non ha preso scuse è stato lui, ed è assurdo. Da quello che si è visto, sono davvero dispiaciuto. E' un ragazzo passato quasi da vittima a colpevole. Questo sono i social su cui si è scritto e letto di persone che auguravano la morte e me e mio figlio.
Ripetere lo stesso cammino dell'anno scorso in Champions? C'è un percorso da fare. L'anno scorso questa domanda non me l'ha fatta nessuno. Le aspettative sono alte e dobbiamo essere noi a trascinare tutti in questo senso. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario. E' giusto crederci e provarci".
