L'entusiasmo non è mai mancato, come l'affetto e la passione di un pubblico legatissimo alla sua squadra, ma i risultati, si sa, aiutano. Il Cagliari è tornato al primo posto, è la formazione che ha mandato più giocatori a segno, è l'unica squadra imbattuta in casa. Se poi aggiungi tre protagonisti della vittoria di Avellino il gioco è fatto. Il nuovo Cagliari Shopdel largo Carlo Felice è stato nuovamente preso d'assalto da tifosi in fila da ore in attesa di una dedica o una maglia autografata da Barreca, Melchiorri e uno dei due nuovi arrivati, Antonio Cinelli. Dai bambini, scatenati, ai nonni, che con la scusa di accompagnare i nipotini ne approfittano anche loro per un "selfie" con i campioni rossoblù. Il clima festoso ispira un "mea culpa" a Federico Melchiorri che parla anche di mercato.
"Le giornate di squalifica sono state pesanti per me, un errore stupido che mi dispiace di aver commesso. Sarà uno stimolo in più per ripagare la fiducia che l'allenatore ha continuato a darmi anche dopo e il gol arriverà presto. Mercato? Sapevamo che per noi sarebbe stato tranquillo, non ci siamo neanche accorti che c'è stato. Qualche compagno è andato via per giocare di più (Barella, Benedetti e Cragno, n.d.r.) tutti gli altri erano tranquilli. Le avversarie, Bari e Pescara in primis, si sono rafforzate, ma dovranno dimostrare sul campo di aver riequilibrato le distanze, è tutto da vedere. Noi abbiamo un buon vantaggio, siamo partiti bene dall'inizio e non avevamo bisogno di aggiungere nulla, eravamo già forti". Un bambino, impaziente, lo interrompe per l'autografo. Lui sorride e chiede il cambio a Barreca, per dedicarsi ai tanti fan.
Il giovane terzino torinese firma l'ultima dedica prima di sottoporsi alle domande dei giornalisti. Un sorriso anticipa la soddisfazione provata nell'ultimo periodo. Richiesto da mezza serie B, Antonio ha stuzzicato l'interesse del Milan e del Torino, club proprietario del cartellino, ma adesso è felice a Cagliari: "A inizio stagione non riuscivo a giocare, devo ammettere che l'idea di andare via c'era. Poi, ultimamente, ho giocato con più continuità e sono molto soddisfatto, l'allenatore mi ha sempre fatto sentire importante. Mi sono allenato con la giusta testa e ho sfruttato al meglio le mie opportunità, felice del momento, sono al top della forma. Ho vent'anni, devo migliorare ancora per fare l'ultimo salto di qualità. Cosa invidio a Murru? Ha più esperienza".
E' il turno di Antonio Cinelli, che pur essendo il penultimo arrivato è accolto dalla folla come un veterano. Sorrisi, autografi e strette di mano prima di concentrarsi sulle domande. In questo campionato ha giocato la centesima partita con il Vicenza proprio contro il Cagliari. Sabato, invece, complice la squalifica di Munari, è in pole per la prima da titolare con i rossoblù: "Sono due settimane che si parla di un posto dall'inizio, ma fino al momento in cui l'allenatore non dà la formazione sono solo chiacchiere. La decisione spetta a Rastelli e ci sono anche altri compagni che potrebbero giocare. Vengo da un posto tranquillo come Vicenza, dove sono stato bene. La squadra girava attorno ad alcuni ragazzi che sono lì da tanto, compreso me. Cercherò di trovare il mio spazio anche qui. Dessena? Non sono il suo sostituto, sono arrivato a completare un gruppo già forte. L'accoglienza è stata bellissima, sia da parte dei tifosi sia da parte dei miei nuovi compagni. Se mi sono trovato bene subito il merito è loro".