Igor Tudor ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport in qualità di doppio ex del prossimo match di Serie A tra Juventus e Lazio. Sul pronostico ha dichiarato: "Si gioca a Torino, quindi Juve".
Le parole di Tudor su Motta e Baroni
In merito a Thiago Motta, Tudor ha dichiarato: "Penso che la sua fase difensiva sia il punto di forza. Per quanto riguarda la sua fase offensiva io la penso come lui: non ci sono più i ruoli fissi, il numero 6, il numero 8 etc. Io credo che sempre di più nel futuro il calcio andrà in questa direzione, meno posizionamento e caos organizzato. Una struttura che si può esprimere con giocatori differenti contando anche sull’attacco dello spazio e la riaggressione. Serve ovviamente una grande condizione fisica. Ai giocatori si dà una libertà di movimento all’interno di un gioco studiato. Il calcio troppo posizionale è superato, è anche più facile da leggere. Ora si va nell’area avversaria con i difensori e si difende anche con gli attaccanti. Diciamo che il precursore, il primo è stato Gasperini. Motta non è Gasperini, ma ha fatto suoi alcuni principi".
Su Baroni invece: "È bello vedere che un tecnico possa avere una sua opportunità anche
dopo una carriera già lunga. Non tutti riescono a essere scoperti subito. Lui ha dato una bella identità alla Lazio. Sono stati presi anche giocatori importanti come Tavares, Tchaouna e Dia che si sono uniti a un gruppo composto da ragazzi perbene".
Infine sul suo futuro, Tudor ha concluso in mertito alla preferenza di andare all'estero o continuare in Italia: "Non fa differenza, l’importante è la condivisione del progetto e dei pensieri con il club, con i dirigenti. Vedere il calcio nello stesso modo per come costruire e gestire una squadra. Rispettando i ruoli di tutti".