Countdown partito, attesa che sta quasi per finire: la settimana (di due) più lunga dell'anno è finalmente cominciata. Da Pegli a Bogliasco, passando per il centro della città, occhi tutti puntati sui prossimi novanta minuti di Marassi, appuntamento fissato alle ore 18 al Ferraris di Genova. Derby numero centotredici tra Genoa e Sampdoria, non una partita. Ma 'La partita', quella nella quale a contare è solamente la vittoria, quella che in alcuni casi può valere anche una stagione intera.
Stagione che all'ombra della Lanterna rossoblù e blucerchiati hanno cominciato con programmazione, andamento e spirito opposti: da Praet a Budimir, passando per Linetty, Pavlovic e Bruno Fernandes, tanti i volti nuovi arrivati in estate dalle parti di Bogliasco. Al Signorini di Pegli, invece, tante conferme e una sola cessione eccellente (Ansaldi all'Inter): da Pavoletti a Rincon, passando per Izzo, Perin e Diego Laxalt, tutti blindati i big del Genoa. Mentre dall'altra parte della città, a fronte di investimenti importanti e di prospettiva, a salutare sono stati Fernando, Soriano, Joaquin Correa e Lorenzo De Silvestri. Politiche diverse, per una nuova stagione tutta da scrivere, che anche in panchina ha visto arrivare facce più o meno nuove: con Montella a Milano e Gasperini a Bergamo, spazio alle idee di Marco Giampaolo e dell'ex Ivan Juric.
Idee da subito vincenti per entrambi: sei i punti con Cagliari e Crotone per Burdisso e compagni, altrettanti quelli in casa Samp dopo le gare con Empoli e Atalanta. Due vittorie su due e bottino pieno prima della sosta, al ritorno dalla quale però il cammino di Genoa e Sampdoria si divide: qualcosa a Bogliasco si rompe, tra sfortuna, errori, ed episodi da rivedere sono soltanto due i punti in sei gare per i ragazzi di Giampaolo.
Espulsioni a ripetizione, decisioni arbitrali da moviola e pareggi spesso stretti non fermano invece un Genoa capace di vincere in dieci a Bologna e di sfiorare la vittoria (ancora in dieci) contro l'Empoli. Si arriva ad oggi: trentadue i chilometri di distanza tra Pegli e Bogliasco. Quattro punti e sette posizioni a dividere Genoa e Sampdoria. Eppure i mondi rossoblublucerchiati a cinque giorni dall'ennesimo Derby della Lanterna sembrano essere distanti anni luce.
Ottimismo, amarezza per alcuni punti lasciati per strada, un occhio all'infermeria piena zeppa e la consapevolezza di avere comunque soluzioni valide per superare il momento difficile in casa Genoa: out Pavoletti e Ocampos, le belle scoperte portano il nome di Giovanni Simeone e Nikola Ninkovic. Dall'altra parte della città, a soffiare forte, dopo la bufera dello scorso venerdì e la rabbia del Presidente Ferrero, è aria di cambiamento: dall'Area Marketing a quella Tecnica, tante le novità delle ultime ore. L'ultimissima in ordine di tempo, l'arrivo di Daniele Pradè ormai ad un passo, con l'ex Fiorentina pronto ad assumere la carica di Responsabile dell'Area Tecnica.
Tra i cambiamenti ipotizzati nella giornata di ieri poi, anche quello in panchina, idea poi rientrata col passare delle ore: fiducia a tempo a Giampaolo, fino al Derby. Dove a bastare però non sarà soltanto la prestazione, dovrà arrivare anche il risultato: quei punti lasciati per strada nelle ultime sei giornate, e che ora Viviano e compagni dovranno trovare contro i cugini rossoblù. Nel Derby della Lanterna numero centotredici, quello delle tante prime volte tra campo e panchina: per la supremazia cittadina, come sempre, ma anche per molto, moltissimo altro.
Soprattutto sponda Sampdoria, dove la posta in palio è altissima, molto più dei tre punti che mancano da fine agosto. C'è una panchina da salvare, un progetto da continuare. E poi ci sono loro, i tifosi. Orologio in mano, lancetta che scorre. Che giorno è oggi? Quanto manca? Ancora tanto, tantissimo. Cinque lunghissimi giorni, che si annunciano interminabili e con tante novità.